Pubblicato il 26 Maggio 2023
Il Tar di Trento ha accolto la richiesta di sospensione avanzata da diverse associazioni animaliste dell’abbattimento dell’orsa Jj4, ritenuta la responsabile dell’aggressione e della morte del runner Andrea Papi lo scorso 5 aprile nei boschi di Caldes. Inizialmente era stato disposto l’abbattimento dell’orsa, che aveva provocato grandissima indignazione e proteste nel mondo animalista e non solo.
Lo stop all’abbattimento avrà validità fino al 27 giugno, data entro la quale dovranno essere trovate valide alternative, mentre l’udienza di merito è stata fissata il 14 dicembre. La decisione del Tar di Trento riguarda anche l’orso Mj5, ritenuto responsabile dell’aggressione ad un uomo lo scorso 5 marzo nella valle di Rabbi.
Salvi gli orsi Jj4 e Mj5, esaltano le associazioni: “Troveremo valide alternative”
La Lav, tra le prime associazioni a presentare ricorso contro le ordinanze di abbattimento insieme ad Enpa e Oipa, esulta: “La vita degli orsi per ora è salva”. Anche Enpa con un post su Facebook ha annunciato la vittoria della prima battaglia: “Il Tar di Trento ci ha ascoltato! Stop (momentaneo) all’uccisione di JJ4: ci sono tante alternative applicabili subito, le abbiamo proposte e dimostreremo la loro efficacia. La prepotenza e l’arroganza di Fugatti non paga”.
Proprio Fugatti, presidente della provincia di Trento, ha sostenuto con forza la necessità di abbattere i due orsi, ritenuti pericolosi e “problematici”, ma le associazioni ribadiscono che ci sono alternative meno cruente e drastiche che consentirebbe ai due plantigradi di vivere in pace e senza creare problemi all’uomo.
La Lav ha avanzato l’ipotesi di trasferirli in luoghi sicuri, annunciando di essere disposta a farsi carico interamente delle spese. Il 14 dicembre ci sarà dunque l’udienza di merito del Tar e, fino ad allora, secondo le associazioni i due orsi Jj4 e Mj5 non possono essere uccisi.