Pubblicato il 21 Ottobre 2022
Esattamente 5 anni come un fulmine a ciel sereno arrivò la denuncia per molestie sessuali dell’attore Anthony Rapp nei confronti di Kevin Spacey, una delle star hollywoodiane più amate ed apprezzate.
A distanza di 5 anni arriva la tanto attesa sentenza che scagiona il protagonista di “American Beauty” da qualsiasi accusa, anche se la sua carriera è ormai rovinata.
La denuncia di Anthony Rapp e l’inizio della fine per Kevin Spacey
Anthony Rapp nel 2017 dichiarò che 31 anni prima, quando aveva 14 anni, fu molestato da Kevin Spacey che di anni ne aveva 26 anni all’epoca dei fatti.
Quello fu l’inizio della fine per Kevin Spacey, poiché spuntarono come funghi tantissime altre denunce praticamente da ogni parte degli Stati Uniti. Molte di quelle denunce a dire il vero sono state ritirate, mentre altre si sono concluse con un nulla di fatto.
In realtà già la stessa denuncia di Rapp sembrò quanto meno controversa. Secondo il suo racconto Spacey, alticcio, lo avrebbe preso per i fianchi e strusciato il suo inguine contro il suo. Lo stesso Rapp rivelò però che non ebbe alcun problema a divincolarsi dalla morsa, tuttavia l’accusa per quanto debole portò Spacey a processo.
Assoluzione per Kevin Spacey, ma carriera distrutta
Spacey è uscito dal tribunale provato ma sorridente, felice di aver dimostrato la sua innocenza dinanzi ad un’accusa così infamante che gli ha però distrutto la carriera proprio quando aveva raggiunto l’apice.
L’attore fu addirittura cancellato da un film di Ridley Scott, “Tutti i soldi del mondo”, sostituito con il montaggio del film già avviato da Cristopher Plummer e licenziato dalla serie House of Cards.
Da quel giorno la carriera di Kevin Spacey si è frantumata, poiché nessuno ha voluto più chiamarlo, e questa assoluzione rappresenta una magra consolazione per un attore che fino a 5 anni fa era ricercato dai più grandi produttori dello star system hollywoodiano.