Khaby Lame, 23enne di origini senegalesi, oggi è uno dei tiktoker più famosi e seguiti non solo in Italia, ma in tutto il mondo. Il suo linguaggio “muto” gli consente di comunicare con dei semplici gesti con persone di qualsiasi nazionalità in ogni angolo del mondo. Circa due anni fa Khaby ottenne anche la cittadinanza italiana, per lui poco più che un pezzo di carta, una pura formalità dal momento che ha ammesso durante una recente intervista a La Stampa di essersi sentito sempre italiano.
Khaby culla un altro sogno: girare un film e, perché no, vincere anche un Oscar. Intanto lui ad Hollywood ci è arrivato davvero per lavorare a due film e a un documentario sul cambiamento climatico. Nella città delle stelle ha incontrato una star del cinema, Robert Redford, che però gli ha sconsigliato di diventare attore poiché rischierebbe di perdere quella naturalezza che gli ha consentito di diventare il re di TikTok.
Gli ha però suggerito di imparare bene l’inglese e di migliorare l’accento e la dizione per trovare quante più porte aperte nel mondo dello spettacolo. Intanto ha realizzato un altro sogno: incontrare il suo idolo, Will Smith, con il quale ha girato una simpatica gag insieme a Martin Lawrence. Nel video su Instagram due attori, protagonisti del film “Bad Boys”, non riescono ad aprire un barattolo di cetriolini e per riuscire nell’impresa pensano addirittura di romperla con un martello. Khaby interviene e, sempre senza parole, fulmina i due con lo sguardo e trova la soluzione indolore per aprire il barattolo.
Da un punto di vista sentimentale non è stato così fortunato come da quello professionale, dal momento che si è lasciato con la moglie Wendy dopo circa due anni di matrimonio. Nonostante tutto l’influencer si sente comunque un ragazzo fortunato e deve molto ai suoi genitori, che partirono dal Senegal verso l’Italia alla ricerca di un futuro migliore per loro ma soprattutto per lui.
Lui è stato bravo e fortunato, ma ha detto che si è sempre sentito italiano essendo cresciuto e avendo studiato in Italia sin da bambino. Si sente fortunato poiché sa che tanti ragazzi, con una storia simile alla sua, non hanno ancora ottenuto la cittadinanza italiana anche se “la meritano come e più di me”. “Se cresci in un posto, sei di quel posto” – ha detto Khaby, ribadendo ancora una volta la sua forte appartenenza all’Italia.
L’influencer ha anche raccontato un aneddoto che gli ha fatto capire quanto fosse realmente fortunato. A 12 anni fu bocciato a scuola e il padre per punirlo lo mandò in Senegal, dove studiò il Corano. Quel viaggio però gli fece capire come si vive in Africa, dove le persone sono costrette a fare sacrifici disumani per sopravvivere e dove lo studio è un lusso che pochi possono permettersi.
A 13 anni tornò in Italia, evidentemente con un’altra mentalità, anche se ha ammesso che ha dovuto fare i conti con il razzismo, soprattutto dopo aver raggiunto tale popolarità. Ha chiuso l’intervista ringraziando i genitori, che al momento sono in vacanza in Senegal: “So che devo tutto a loro, a quel viaggio che hanno fatto per cercare lavoro in Italia”.
Dopo quelli registrati nelle ore e nei giorni scorsi, ancora una tragedia nel Salento. Un…
"Amar era una persona sorridente e generosa, un atleta rigoroso, un grande professionista, era un…
Un operaio incensurato è sospettato dell'omicidio di Arturo Panico, 71 anni, il falegname ucciso a…
"Siamo in uno stato di guerra, ora basta". E' la denuncia di Vincenzo Bottino, il…
"Non si esclude l'omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel…
"La decisione antisemita della Corte penale internazionale equivale al moderno processo Dreyfus, e finirà così. Israele…