Continuano i ribaltamenti nella guerra tra Russia e Ucraina, che in questo momento sembrano appannaggio dell’esercito ucraino. Dopo il devastante attacco missilistico di Mosca a Kiev, sembrava che l’esercito russo stesse compiendo grandi passi verso la vittoria. In realtà l’esercito ucraino ha saputo riorganizzarsi e sta conquistando piccole ma significative vittorie. Come riportato dall’Institute for the Study of War, le forze ucraine sono avanzate fino a 10 km nell’oblast russo di Kursk.
Come documentato dai filmati pubblicati il 6 e il 7 agosto, i carri armati ucraini sono avanzati fino a 10 km dal confine internazionale e le forze ucraine sono penetrate in una roccaforte e in due linee difensive russe. Come riferito da una fonte interna russa le forze ucraine hanno conquistato 45 km quadrati di territorio nell’oblast di Kursk. Altre fonti russe hanno invece confermato che l’esercito di Zelensky ha conquistato 11 insediamenti totali. Su Telegram sono stati pubblicati video di civili in fuga e l’evacuazione riguarderebbe centinaia di persone.
L’attacco di Kiev in territorio russo ha provocato la furibonda reazione di Medvedev, vicepresidente del Consiglio di sicurezza russo, secondo il quale la guerra deve essere portata ad un livello maggiore. Non più guerra per riconquistare i territori contesi, ma guerra di espansione che prevede l’invasione di tutta l’Ucraina.
Medvedev non è nuovo a dichiarazioni del genere: in passato dichiarò di voler cancellare l’Ucraina dalla cartina geografica e di voler annientare l’intero Occidente. Su Telegram ha detto che, dopo l’attacco di Kiev che avrebbe provocato 31 morti, a questo punto è necessario andare alla conquista delle terre dell’Ucraina ancora esistente, come Odessa, Kharkov, Dnepropetrovsk, Nikolaed e naturalmente Kiev. In realtà la Russia cercò di mettere in atto un piano simile nelle prime fasi dell’invasione del 2022, ma l’esercito ucraino riuscì a respingere l’attacco.
Secondo Medvedev si è perso troppo tempo con inutili trattative e negoziati di pace e ha invitato l’esercito russo a colpire senza più restrizioni in quei confini “riconosciuti dal Reich ucraino”. L’attacco dell’esercito ucraino nella regione di Kursk è stato definito un atto terroristico, proprio per questo motivo secondo Medvedev sul tema dei confini dovrebbe essere rimosso ogni tabù. Col suo solito linguaggio “colorito”, ha poi mandato un messaggio all’Occidente: “Tutti, compresi i bastardi inglesi, se ne rendano conto: ci fermeremo solo quando lo riterremo accettabile e vantaggioso per noi stessi”.
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