L’incredibile storia di Kirsty: resta incinta grazie all’utero donato dalla madre

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Una bellissima storia giunge dall’Australia, dove una 30enne è riuscita a rimanere incita per la seconda volta grazie ad un “regalo” della madre: un utero. La protagonista di questa incredibile vicenda è la 30enne Kirsty Bryant che, dopo un trapianto di utero donato dalla madre eseguito a gennaio, è riuscita a restare incinta per la seconda volta e ora è già alla settima settimana di gravidanza.

La storia di Kirsty

Kirsty era stata operata di isterectomia, cioè l’asportazione dell’utero, resa necessaria per bloccare un’emorragia provocata dal primo parto. Lei però aveva il forte desiderio di un secondo figlio e ha pensato ad un trapianto di utero, che generalmente dura 5 anni, cioè il tempo necessario di programmare una gravidanza.

Ed è esattamente quello che fa fatto Kirsty, che ha ricevuto in dono l’utero della madre, Michelle Hayton, entrando così in una sperimentazione clinica al Royal Hospital for Women di Sydney. Le due donne sono state sottoposte a interventi chirurgici che sono durati ben 16 ore, ai quali hanno partecipato 20 dottori specializzati.

L’operazione era andata benissimo, ma probabilmente neanche Kirsty si aspettava di restare incinta dopo poche settimane dall’intervento. “È surreale – ha commentato la 30enne – una sensazione meravigliosa. Ero super eccitata quando l’ho scoperto. È così meraviglioso che il mio corpo possa fare questo e che mia mamma mi abbia fatto questo regalo. Anche lei è molto emozionata e non vede l’ora di dare il benvenuto a un altro nipotino”.

Pericolo di rigetto?

Kirsty è felicissima di regalare un fratellino alla sua primogenita, Violet. Si tratta comunque di una gravidanza ad alto rischio, per questo motivo la situazione è monitorata costantemente come spiega la donna: “Poiché il mio sistema nervoso non è collegato al mio utero, non sarò in grado di sentire alcuna contrazione. Pertanto, dalla 18esima settimana sarò monitorata ogni due settimane con un’ecografia per assicurarci che la cervice non si assottigli e quindi non inizi un travaglio precoce”.

La stessa Kirsty ha spiegato che per il momento la gravidanza procede bene e che il parto, che sarà cesareo, è previsto per dicembre: “Ho fatto un’ecografia una settimana fa e ho potuto sentire il battito cardiaco del mio bambino, è stato davvero super eccitante. La gente continua a dire che è un miracolo, ma io gli dico: ‘No, è scienza. La scienza mi ha portato qui”.

Intanto Rebecca Deans, dottoressa del Royal Hospital for Women, ha rassicurato: “Stiamo tutti incrociando le dita delle mani e dei piedi. Man mano che il tempo passa, le possibilità di aborto spontaneo diminuiscono. Abbiamo dovuto monitorarla molto da vicino per il rischio di rigetto dell’utero, sebbene stia assumendo un farmaco, in dose ridotta, che aiuta a impedire che il corpo rigetti l’utero estraneo. Ma non ha avuto assolutamente alcun segno di rigetto, quindi è stata davvero fortunata in questo senso”.

Come spiega la dottoressa, questa sperimentazione potrebbe rappresentare una speranza per molte donne che hanno problemi di fertilità: “Dopo la nostra ricerca, esamineremo i risultati e poi, speriamo, di poter offrire il trapianto di utero come trattamento in Australia a tutte le donne che sono nate senza utero o che hanno perso l’utero e vogliono diventare madri”.

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Redazione Nazionale

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