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Koulibaly, cori razzisti: presunto responsabile identificato dalla Digos

Pubblicato il 8 Ottobre 2021

Sarebbe stato identificato dalla Digos il presunto responsabile dei cori razzisti urlati contro il calciatore Koulibaly, alla fine del match Fiorentina-Napoli.
L’uomo si sarebbe trovato nella curva Fiesole e, secondo gli accertamenti, sarebbe l’unico autore delle frasi offensive contro il difensore degli ospiti.

Gli investigatori della polizia avrebbero individuato il trentenne grazie alle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza dello stadio Franchi. Il tifoso è stato denunciato per atti di discriminazione razziale e ha ricevuto un Daspo di 5 anni, durata massima prevista per chi è incensurato; lo stesso tifoso è stato segnalato alla Fiorentina per l’adozione di provvedimenti relativi alle violazioni del regolamento d’uso dello stadio. Koulibaly era stato insultato al termine di un’intervista flash fatta a bordo campo dopo Fiorentina-Napoli quando, mentre andava negli spogliatoi tramite il tunnel davanti alla curva Fiesole, è stato raggiunto dall’epiteto ingiurioso e lo ha udito.

Così le indagini della Digos hanno individuato un uomo, residente nella provincia di Firenze, dopo avere estrapolato le immagini delle telecamere dello stadio che hanno ripreso il settore della curva vicino a dove stava passando Koulibaly. Tali verifiche, grazie anche alla collaborazione avuta dalla Fiorentina, hanno pure consentito di individuare il gruppo di cui l’indagato faceva parte.

L’identificazione del soggetto è stata resa possibile anche dalla visione che i poliziotti hanno fatto di oltre 5.000 accessi allo stadio dalla predetta curva. Al termine dell’attività, il confronto tra l’immagine recuperata dalle telecamere dello stadio, e quella estrapolata dall’accesso tramite i tornelli della curva Fiesole, non ha lasciato dubbi sull’identità del tifoso che, pertanto, è stato segnalato alla procura di Firenze per atti di discriminazione razziale. In corso altri accertamenti per chiarire le condotte degli altri componenti del gruppo in cui era inserito il denunciato.