Importanti comunicazioni quelle fatte durante una conferenza stampa, convocata dalla Asl di Latina, ed alla quale hanno partecipato il direttore generale facente funzioni Giuseppe Visconti, la responsabile delle Malattie infettive del Goretti Miriam Lichtner e Francesco Equitani, direttore del centro trasfusionale.
Due le novità principali: in primis, l’azienda ha dato la propria disponibilità a partecipare alla fase due e tre del vaccino Reithera, ovvero il vaccino contro il covid italiano. Poi, è stato anticipato come negli ospedali pontini si inizieranno ad utilizzare i farmaci a base di anticorpi monoclonali per a cura dei pazienti covid.
La dottoressa, infettivologa, Miriam Lichtner ha anticipato come, già entro la prossima settimana, si comincerà con l’arruolamento di pazienti per la fase 2 e la fase del vaccino italiano, che in fase uno, allo Spallanzani di Roma, nei mesi scorsi ha dato buoni risultati in termini di sicurezza ma anche in termini di risposta immune.
L’obiettivo è quello di coinvolgere 50 persone. per poter partecipare si dovrà essere maggiorenne, anche se sarà incentivata la presenza di persone in età avanzata. Le uniche patologie che precludono l’arruolamento sono quelle che rientrano nelle classi degli iper fragili e che incidono sulla salute globale, ma sono consentite anche patologie croniche controllate dalla terapia.
Tre le vie della sperimentazione: una per unica somministrazione, una con dosi a 21 giorni di distanza e una con placebo. La sperimentazione sarà a doppio cieco, ovvero anche chi somministra non saprà a quale gruppo appartiene il volontario. Naturalmente alla somministrazione seguirà un così detto follow up per l’efficacia e la sicurezza a lungo termine.
Meno imminente, invece, la questione che riguarda i farmaci monoclonali, visto che deve ancora arrivare l’ok da parte della regione. Solo a quel punto si potranno stilare i protocolli.
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