Pubblicato il 4 Settembre 2020
Ormai l’argomento è sempre lo stesso. Covid 19 e la corsa a un vaccino immediato. Settimane fa, il presidente Putin aveva stupito il mondo con la notizia della creazione di un vaccino efficace contro il Coronavirus. “Il vaccino russo” così si diede la notizia. Aveva assicurato di avere passato tutti i controlli e di averlo testato addirittura su una della sue figlie. Il risultato, secondo lui, era abbastanza soddisfacente. Certo, non si vince una medaglia per chi arriva prima. E’ importante trovare un vaccino in tempi rapidi, ma resta fondamentale che risulti assolutamente efficace. Il mondo storse il naso alla notizia. Anthony Fauci, direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases in un’intervista si era dimostrato dubbioso circa la reale e provata efficacia di questa nuova cura. Intanto resta la corsa al farmaco che ci libererà per sempre dall’incubo pandemia.
Covid 19, la corsa al vaccino. Sperimentazioni e rischi
Attualmente sono centinaia i vaccini in fase di sperimentazione. I più “accreditati” in questo senso, sono quelli prodotti in Cina, nello specifico nei laboratori di Wuhan, Pechino e Sinovac. Comunque per una risposta che possa considerarsi seriamente efficace, bisognerà quantomeno attendere il 2021. Ma quali sono i rischi di un vaccino troppo “frettoloso”? E’ presto detto. Nella migliore delle ipotesi non si crea una risposta adeguata e immunologica. Quindi il corpo non produce anticorpi validi contro la malattia. Nel caso peggiore invece si potrebbe addirittura arrivare all’immuno potenziamento. Questo vuol dire che il corpo “vaccinato” non solo non contrasta il Covid, ma addirittura ne accelera il lavoro di proliferazione e ne aumenta la carica virale. Creando in questo senso effetti gravissimi per il corpo ospitante. Questa ipotesi è ovviamente la peggiore. Quindi, visto che il vaccino Anti Covid dovrebbe essere somministrato soprattutto a anziani e chi ha patologie pregresse, è facile immaginare quanto si debba stare attenti. In generale ci vogliono anni se non decenni prima di trovare un farmaco adeguato. In questo caso comunque è richiesto di accelerare i tempi. Non prima della primavera 2021 però o anche dopo. Quando la cura potrà essere prodotta su larga scala e soprattutto non comportare conseguenze se non benefiche.