Pubblicato il 12 Giugno 2020
Continuano le rassegne artistiche, in versione digitale, proposte e promosse dalla Fondazione Credito Bergamasco. Dopo il successo delle visite virtuali alla mostra, Ogni giorno è Pasqua, dedicata alle opere di Salvatore Accolla, stamane a Bergamo è stata inaugurata, in collaborazione con il M.A.C.S. di Romano di Lombardia, l’esposizione “La fantasia della Carità” dell’artista bergamasco Fabio Agliardi, scomparso il 13 aprile scorso in seguito all’aggravarsi delle sue condizioni di salute, rese precarie dalla pandemia Coronavirus.
L’obiettivo di queste “kermesse”, è far sì che le rispettive opere d’arte vengono inserite in percorsi ben precisi volti a sensibilizzare il pubblico su significative tematiche di carattere culturale. Fabio Agliardi (Agliardi Fabio– Link sito web: http://www.agliardifabio.it/index.html) ha realizzato ad hoc quindici pannelli che illustrano le sette opere di misericordia corporale, sette opere di misericordia spirituale e l’ultimo dipinto che racconta la sorprendente novità, la quindicesima opera di misericordia, intitolata “Cura della Casa Comune”, indicata da Papa Francesco nel suo messaggio del 1° settembre 2016 in occasione della giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato. In ogni tela, accanto alla simbologia astratta dei singoli gesti delle opere di Misericordia, sono raffigurati dettagli relativi a luoghi o monumenti cari all’artista ed espressivi per la miglior comprensione del dipinto stesso e della relativa opera. Quest’esposizione è già disponibile virtualmente da stamane. La visita virtuale alla mostra è accompagnata da musiche composte ed eseguite da Alessandro Fabiani.
Il 5 settembre prossimo, data in cui si sarebbe inaugurata la seconda tappa della mostra presso il M.A.C.S. di Romano di Lombardia, sarà pubblicato sul sito della Fondazione Credito Bergamasco il catalogo dell’esposizione in versione web. Le pubblicazioni cartacee saranno, poi, distribuite secondo modalità che saranno comunicate a tempo debito.
Mons. Tarcisio Tironi, Direttore del M.A.C.S. di Romano di Lombardia e Curatore della mostra, spiega in via preliminare cosa Agliardi ha voluto raccontare con le sue opere: “Nella esposizione preparata con faticosa cura e alla fine con intensa soddisfazione, l’artista ci lascia un’attualizzazione dei temi della misericordia in quadri intensi e piacevoli, di facile lettura e con un chiaro messaggio, realizzati con rigore e dedizione, attraverso una ricerca accurata e continua. Sono come quindici gradini di un percorso artistico e nel contempo interiore che egli regala affinché abbiamo ancora di più cura del creato, trasformando i nostri comportamenti e i nostri stili di vita, anche attraverso piccole iniziative fattibili in ogni momento e in ogni luogo. È una forma creativa di ripristino per contribuire alla guarigione del mondo. Dal momento che la bellezza della terra va preservata in tutti i suoi aspetti, ogni tela presenta un’opera di misericordia in un contesto a noi facilmente riconoscibile dal monumento raffigurato. Non possiamo infatti dimenticare che ogni agire umano è nel e sul territorio e che il prendersi cura, comunque, è ben più̀ che amministrare un bene. Questo vale per l’esercizio sia delle opere di misericordia corporali sia delle spirituali”.
Il nostro quotidiano, seppur con alcuni limiti, è ripreso. L’arte, invece, non si è mai voluta fermare e prosegue il suo personale cammino di esposizione e racconto.