Pubblicato il 20 Agosto 2020
Era la finale attesa e sarà la finale più bella: la Champions League 2019-2020 se la giocheranno Paris Saint-Germain e Bayern Monaco. E dire che nessuna delle due ad inizio torneo sembrava la favorita per arrivare fino in fondo: si parla di quasi un anno fa, ma squadre come Manchester City, Liverpool, Real Madrid, Juventus e Barcellona erano date più avanti dai bookies, che hanno visto i propri pronostici ribaltati, anche per tutto quello che è accaduto in questi mesi.
La Champions League di quest’anno sarà ricordata come la Champions nella bolla, la final eight di Lisbona ben organizzata ma (speriamo) irripetibile, che ha premiato le due squadre più in palla, anche se contro pronostico. Perché della Francia si diceva che non avrebbe potuto fare granché, visto lo stop del campionato arrivato in marzo. E invece il Lione ha messo in fila Juve e City, arrendendosi solo al Bayern. E poi il PSG, il dannato PSG dello sceicco Al-Khelaifi, per la prima volta non più solo una collezione di figurine, ma una vera e propria squadra, vincente e convincente, capace di mettere in fila le tre favole della Champions: Dortmund (in rimonta), Atalanta (in extremis) e Lipsia (passeggiando). E che dire del Bayern, che in novembre ha cacciato Niko Kovac per sostituirlo con Hans-Dieter Flick, l’uomo che ha ridato al Bayern l’antico smalto, che non si vedeva da tempo. Un cammino perfetto per i bavaresi: 7-1 al Chelsea, 8-2, in gara secca, al Barcellona di Messi, 3-0 al Lione semifinalista. Schiacciasassi.
Sarà anche la finale di Robert Lewandowski, in gol in tutte le gare giocate in questa Champions, alla caccia del record di gol di Cristiano Ronaldo, a +2 dal polacco. E sarà la finale di Neymar, finalmente leader dopo anni di bizze. Chi vincerà farà il Triplete, con il PSG che addirittura festeggerebbe il poker viste le due coppe nazionali vinte in stagione. Sarà la finale più bella e la finale più strana, in un contorno grigio, senza tifo e colori. Sarà la finale delle stelle, del talento e dei tedeschi in panchina, Flick e Tuchel. Sarà la finale degli ex Inter Perisic e Icardi, dell’italiano Verratti e dell’italiano Orsato, che questa finale dovrebbe dirigerla. Sarà la finale più bella, una finale da spettacolo: che vinca il migliore.
Niccolò Pasta