“Pochi minuti fa i nostri avvocati Rocco Todero, Andrea Pruiti ed Enzo Palumbo hanno ricevuto la comunicazione da parte del Governo della desecretazione dei verbali del CTS. Ringraziamo per la sensibilità dimostrata la Presidenza del Consiglio”. Con questo tweet la Fondazione Einaudi metteva la parola fine ieri sera – ore 21 e 45 – alla querelle che dallo scorso aprile la contrappone alla Presidenza del Consiglio.
Pomo della discordia l’accesso agli atti del Comitato Tecnico Scientifico posti alla base della decretazione d’urgenza in corso di pandemia. I legali della Fondazione avevano fatto formale richiesta di accesso il 14 aprile scorso, ottenendo altrettanto formale diniego il successivo 4 maggio, I legali si risolvevano dunque a proporre ricorso al Tar Lazio avverso la decisione del Governo di secretare i verbali, ottenendo il 20 luglio sentenza favorevole all’accesso, della quale avevamo dato atto qui.
Per tutta risposta, l’Avvocatura dello Stato impugnava la sentenza del Tar: siamo al 28 luglio, tre giorni dopo il Consiglio di Stato ne sospende l’efficacia. E si torna al punto di partenza. Almeno fino al tweet di ieri sera, secondo il quale, appunto, il Governo avrebbe comunicato agli avvocati della Fondazione la disponibilità a consentire l’accesso ai verbali. La Fondazione promette che li pubblicherà in giornata, noi aspettiamo.
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