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La vera storia di Sissi e l’amore con Franz

Molti appassionati e spettatori seguiranno questa sera (11 giugno) sugli schermi di Canale 5 la terza stagione della fiction di ‘Sissi’ e alcuni si chiederanno qual è la vera storia di Sissi, dei figli avuti con Franz e dell’attentato in cui è morta l’imperatrice d’Austria.
Intensa e tormentata, in effetti, fu la vita di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, vita che vi racconteremo, dal matrimonio con Franz Joseph fino alla morte, uccisa dall’anarchico Luigi Lucheni.

Pubblicato il 11 Giugno 2024

Molti appassionati e spettatori seguiranno questa sera (11 giugno) sugli schermi di Canale 5 la terza stagione della fiction di ‘Sissi’ e alcuni si chiederanno qual è la vera storia di Sissi, dei figli avuti con Franz e dell’attentato in cui è morta l’imperatrice d’Austria.
Intensa e tormentata, in effetti, fu la vita di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach, vita che vi racconteremo, dal matrimonio con Franz Joseph fino alla morte, uccisa dall’anarchico Luigi Lucheni.

La storia di Elisabetta Amalia Eugenia di Wittelsbach è conosciuta dal grande pubblico anche grazie ai film di Ernst Marischka: ripercorriamo, allora, la vicenda umana della vera Principessa Sissi, dal matrimonio con l’imperatore Franz Joseph fino alla morte, nel 1898, a Ginevra, uccisa dall’anarchico Luigi Lucheni, che la pugnalò.

Il matrimonio con Franz Joseph

Ludovica di Baviera – madre di Sissi – e la sorella, l’arciduchessa Sofia, diedero vita ad una intensa trattativa per dare in sposa Elena, figlia di Ludovica, a Franz Joseph, figlio di Sofia. Fu, proprio durante il loro primo incontro, al quale Ludovica decise di portare con sé Elisabetta (Sissi) che stava attraversando un periodo di grande tristezza che Franz ne rimase profondamente colpito; il giorno successivo, spiegò alla madre di non essere interessato a Elena, ma alla sorella minore.

Elisabetta accettò a dare il consenso alle nozze e si impegnò, da allora, in faticosissime lezioni per ampliare la sua cultura. Le nozze furono celebrate il 24 aprile 1854.

Sissi ha avuto quattro figli: la tragedia per la perdita di Sofia e Rodolfo

Sissi aveva trascorso un’infanzia spensierata, in mezzo alla natura ed era stata educata ad aiutare chi era emarginato dalla società di allora e all’amore per la semplicità. Purtroppo, dopo il matrimonio, lontana dai suoi affetti e sottoposta alla rigida etichetta e alle regole della corte di Vienna, si ammalò.

Frequenti erano le febbri alte e gli stati ansiosi che la tormentavano; a peggiorare la situazione il fatto che Sofia cercava e insisteva di inculcarle le maniere perché Sissi diventasse una ‘perfetta imperatrice’. La sua rigidità, però, portò Elisabetta addirittura a detestarla.

Il 5 marzo 1855 nacque Sofia, la primogenita. L’anno successivo, a luglio, venne alla luce Gisella. La nonna pretendeva di occuparsi di educare entrambe le bimbe e, questa ingerenza, causò ancora un maggior astio tra lei e Sissi, che cercava di sfruttare i viaggi di Stato per convincere suo marito Franz Joseph a prendere le sue difese. Il 19 maggio 1957, la piccola Sofia purtroppo morì per una malattia. Era stata proprio Elisabetta ad insistere perché la bambina la seguisse in un viaggio in Ungheria durante il quale poi la piccola si era ammalata. Per questo, l’imperatrice si sentì molto in colpa, quasi ad essere stata lei la responsabile della sua morte. Sissi affidò, quindi, Gisella all’arciduchessa Sofia e per lungo tempo non si fece vedere in pubblico, si chiuse nella sua sofferenza e, addirittura, smise anche di mangiare.

Il 21 agosto 1958 nacque Rodolfo, l’erede designato al trono ma, per Sissi, ancora in cattivo stato di salute, la gioia della maternità non fu un momento da vivere appieno. Anche il rapporto con il marito era molto altalenante a causa della continua ingerenza della suocera. Solo quando viaggiava, l’imperatrice riusciva a ritrovare una certa serenità. Le piaceva particolarmente la Grecia, terra che amava. Nel 1868, nacque la sua ultima figlia, Maria Valeria. Ma, nel 1889 arrivò un’altra terribile tragedia: Rodolfo, l’erede al trono, si suicidò e venne ritrovato senza vita con l’amante Maria Vetsera.

L’attentato e la morte di Sissi

La scomparsa di Rodolfo diede un colpo fatale all’equilibrio psichico di Sissi già minato da tempo; dal giorno del suicidio del figlio, Elisabetta non tolse mai il nero del lutto. Non provò più passione per nulla, nemmeno per la poesia che tanto le piaceva. Non festeggiò nemmeno più il Natale, cosa che adorava sin da quando era bambina. Nel 1898, l’imperatrice decise di andare a Ginevra ma, non era uno dei classici viaggi di Stato. Sissi, tentò di organizzare tutto in gran segreto e giunse a Ginevra in incognito. Quindi, si concesse una passeggiata sul lungolago con il viso coperto dalla veletta e da un ombrellino ma, l’anarchico Luigi Lucheni – che evidentemente era informato sulla sua presenza – le tese un attentato, pugnalandola al petto con una lima, uccidendola.

Una donna affascinate e sfortunata

Finisce così la vita della bella imperatrice, la più amata della storia. Una favola triste, dal finale tragico. Sposa il suo principe azzurro ma il destino le riserva incomprensioni col marito (che pure l’amò profondamente) la tragedia dei suoi figli, la fine per mano di un fanatico.

Dalla corporatura sottile, dai capelli lunghissimi, occhi talmente espressivi che lasciavano intravedere subito la sua natura testarda e tenera allo stesso modo; fu un’amazzone appassionata, una poetessa, che mai si sottomise all’etichetta rigida della corte austriaca. Una donna affascinate, bellissima, famosa per incantare chiunque la incontrasse. Questa era la sua fama – allora – che è resistita, intatta, al tempo, fino ai giorni nostri.