“Nel bel mezzo di una crisi internazionale, nel bel mezzo di una guerra e di un’emergenza sul piano economico che vede aumentare le bollette di oltre il 100% e che vede l’aumento dei costi delle materie prime e probabilmente dei generi di prima necessità, che cosa fa il governo italiano? Vara un decreto del presidente del Consiglio dei ministri, quindi senza dibattito parlamentare, per prorogare il Green pass di altri 18 mesi ulteriormente prorogabili di altri 18“.
Sono le parole di Giorgia Meloni, numero uno di Fratelli d’Italia, in un video pubblicato su Facebook. La leader domanda “che Draghi venga in Aula perché di questo tema vogliamo parlare in Parlamento”. Si prende spunto da un articolo pubblicato sul quotidiano la Verità: ‘Ora è ufficiale: il Green passe è eterno. Tra 18 mesi la proroga in automatico’. Si menziona un Dpcm del 2 marzo, secondo il quale il certificato verde è valido 540 giorni dalla dose di richiamo: alla scadenza, viene emesso un altro documento della stessa durata.
Meloni ha aggiunto: “Questo che cosa vuol dire? Perché se è vero che il vaccino ti dà una copertura di sei mesi vuol dire che noi, dobbiamo fare anche fino ad un’ottava dose di vaccino? E se è così a cosa mi serve il Green pass? Perché se io non sono coperto dal vaccino nei mesi in cui è prorogato il Green pass, che cosa è il Green pass? Un modo per propagare liberamente il Covid oppure è quello che Fdi sostiene da sempre, una roba che non ha alcuna evidenza scientifica e che serve solo a controllare i cittadini a limitarne la libertà, il diritto al lavoro, la possibilità di avere una socialità o di comprare quello che si vuole al supermercato. Noi abbiamo avuto un virus che viene dalla Cina, ma non vogliamo importare il modello cinese. Chiediamo dunque che Draghi venga in Aula perché di questo tema vogliamo parlare in Parlamento e in secondo luogo continuiamo a sostenere la follia delle scelte di Speranza e compagnia fino ad oggi”.
Il Ministero della Salute, però, è stato chiaro: si tratta soltanto di un aggiornamento tecnico, tale da garantire una durata lunga a chi ha fatto tutte le dosi, compreso il richiamo, senza dover rivedere la norma ogni sei mesi.
“In realtà si tratta di una procedura informatica che, nel momento in cui il governo deciderà di sospendere il Green pass, potrà essere immediatamente bloccata”. Il sottosegretario Pierpaolo Sileri ha rassicurato: “Il Green pass ha svolto un’importante funzione nel consentirci di svolgere con maggiore sicurezza le attività sociali ed economiche, ma non può e non deve essere eterno”.
Una Faq pubblicata sul sito dedicato al Certificato verde faceva chiarezza in merito all’aggiornamento automatico: “Per la dose di richiamo la Certificazione sarà generata entro 48 ore e ha efficacia senza necessità di nuove vaccinazioni. Per ragioni tecniche, la sua validità è collegata alla scadenza del sigillo elettronico qualificato, che è al massimo di 18 mesi (540 giorni), trascorsi i quali, senza necessità di ulteriori dosi di richiamo, la Piattaforma nazionale-DGC emette una nuova Certificazione verde COVID-19 con validità tecnica di ulteriori 540 giorni, dandone comunicazione all’intestatario”.
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