Pubblicato il 11 Ottobre 2020
In occasione del Corso di Formazione organizzato dall’Ordine dei Giornalisti dal titolo “La Carta di Treviso: 30 anni dopo”, è stata lanciata dal sindaco Mario Conte una “call to action” per la modifica del protocollo firmato il 5 ottobre del 1990 per la disciplina dei rapporti tra mondo dell’informazione e infanzia con particolare attenzione verso il diritto di cronaca a tutela dell’immagine e della crescita di bambini e adolescenti.
«Treviso vuole diventare un laboratorio permanente per l’aggiornamento di un documento importantissimo per la professione giornalistica», ha sottolineato il sindaco Conte. «L’affermazione massiccia dei social network, della web communication e delle produzioni d’intrattenimento fruibili online, impone alle istituzioni una riflessione sul loro impiego e sul loro utilizzo da parte dei minori.
Vogliamo aprire una discussione tra gli attori protagonisti dei contenuti online e tra i protagonisti della comunicazione tradizionale che, ultimi negli anni, sta subendo importanti modificazioni. Ringrazio l’assessore alle Politiche Sociali Gloria Tessarolo che, in sinergia con Telefono Azzurro, ha attivato la fase operativa di questo grande progetto». «Abbiamo dunque istituito», continua il primo cittadino, «un comitato scientifico e un comitato di promozione che nell’anno 2021 andrà a discutere e stendere gli aggiornamenti alla Carta di Treviso coinvolgendo i nuovi stakeholders del mondo della comunicazione online».
Hanno già aderito al nuovo comitato per la modifica della Carta di Treviso, oltre a Telefono Azzurro, Rai per il Sociale con l’ex presidente di FNSI Roberto Natale, Gigi Padovani, giornalista promotore della Carta di Treviso, Guido Scorza, avvocato membro dell’Autorità garante della Privacy, Riccardo Luna, giornalista, Riccardo Bonaccina, fondatore della società editoriale “Vita”, Corecom Veneto, rappresentanti delle grandi aziende della comunicazione digitale, Polizia Postale, Ulss 2 Marca Trevigiana, Forum delle Famiglie nella persona di Francesco Gallo, il Gruppo Alcuni con i fratelli Sergio e Francesco Manfio (creatori di contenuti per bambini), Deborah Compagnoni (testimonial sportivo del progetto). È inoltre previso il sostegno da parte di Ordine dei Giornalisti e Federazione Nazionale della Stampa.