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Ladri di sportelli di auto: la banda specializzata all’opera in provincia di Latina

Pubblicato il 18 Novembre 2024

Nella mattinata di venerdì, una banda di ladri ha preso di mira il parcheggio della stazione ferroviaria di Aprilia, mettendo a segno un furto piuttosto insolito. La vittima, proprietaria di una Fiat Panda, aveva parcheggiato l’auto alle 5 del mattino per prendere il treno, ma appena due ore dopo la sua vettura era già stata cannibalizzata: ben tre sportelli erano stati rubati. A dare l’allarme sono stati i Carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, che hanno contattato la proprietaria per avvisarla del furto.

La reazione della proprietaria e l’indignazione sui social

La donna, incredula e amareggiata, ha condiviso la sua esperienza sui social media, postando le foto della sua auto danneggiata. “Questo è quanto ho trovato“, ha scritto, mostrando le immagini della Panda senza portiere. Il suo messaggio ha suscitato una grande ondata di indignazione tra i cittadini, che hanno sottolineato la mancanza di sicurezza nel parcheggio della stazione di Aprilia e chiesto a gran voce l’installazione di telecamere di sorveglianza per garantire maggiore controllo dell’area.

Un problema diffuso: furti d’auto a ripetizione

Questo episodio non è un caso isolato: eventi simili si sono verificati recentemente anche in altre zone della città. Solo poche settimane fa, un altro furto analogo ha avuto luogo in via Volturno, nel quartiere Grattacielo. In quell’occasione, i ladri hanno rubato tutte e quattro le portiere di un’altra Fiat Panda parcheggiata sotto un palazzo. I proprietari, accorgendosi del furto al mattino, hanno denunciato quanto accaduto. La modalità del furto e la tipologia delle auto prese di mira fanno sospettare l’azione di una banda specializzata nel furto di sportelli d’auto.

Cresce la richiesta di maggiore sicurezza

L’aumento dei furti d’auto e la frequenza di episodi simili hanno alimentato un crescente sentimento di insicurezza tra i residenti di Aprilia. Molti cittadini hanno espresso il proprio malcontento, evidenziando la necessità di maggiore controllo e di misure preventive, come l’installazione di telecamere di sorveglianza nelle aree più vulnerabili. La speranza è che, grazie a una maggiore attenzione, episodi come questi possano diventare meno frequenti.