Pubblicato il 8 Luglio 2024
Lo scorso giugno si è ricordato il primo anniversario della morte di Silvio Berlusconi, al quale dovrebbe essere intitolato l’aeroporto di Malpensa. È già arrivato l’ok del consiglio di amministrazione dell’Enac alla proposta della Regione Lombardia e a questo punto manca l’approvazione di Matteo Salvini. Anzi, lo stesso leader leghista ha ironicamente commentato: “Siccome la firma e la decisione è del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti penso, avendo sentito il ministro dei Trasporti, che sarà d’accordo”.
La prima infrastruttura dedicata a Silvio Berlusconi
Dopo la morte del Cavaliere sono state avanzate molte proposte per intitolare una strada, una piazza o un’infrastruttura a Berlusconi. Gabriele Albertini propose di intitolare a Berlusconi l’aeroporto di Linate, ma Roberto Formigoni rispose che era più appropriato Malpensa poiché lo progettarono insieme.
Il 21 giugno dello scorso anno era partito l’iter per cambiare il nome all’aeroporto di Malpensa con un ordine del giorno approvato dal Consiglio regionale.
Le polemiche della sinistra
Berlusconi anche dopo la morte continua ad essere una figura molto divisiva, come dimostrano i suoi murales vandalizzati in quel di Prato lo scorso aprile. Il testo non fu approvato all’unanimità, ma ci furono 28 voti favorevoli e 18 contrari.
Dissero sì Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi Moderati; Lega, lista Fontana e l’allora Terzo Polo si astennero; votarono contro invece Pd, M5S e Alleanza Verdi Sinistra. Le opposizioni non hanno gradito questa scelta, a partire dalla sinistra che in una nota ha comunicato di aver raccolto i nomi di donne e uomini, non divisi, ai quali sarebbe più opportuno intitolare l’aeroporto di Malpensa.
“Lo abbiamo detto a tutti i livelli e continueremo a sostenerlo sempre: intitolare l’aeroporto di Milano Malpensa a Silvio Berlusconi è una scelta inopportuna e sbagliata” – prosegue la nota. Per rispondere alle polemiche della sinistra il fratello Paolo Berlusconi ha preso spunto dalla Divina Commedia: “Sulle eventuali polemiche che tale decisione può suscitare in certi ambienti, impariamo da Dante: ‘non ragioniam di lor ma guarda e passa’”.