Pubblicato il 9 Giugno 2020
Per Airgest S.p.A., società che gestisce l’aeroporto civile “Vincenzo Florio” di Trapani-Birgi, la situazione è allarmante: “Alitalia ha deciso d’abbandonare il nostro aeroporto. Si tratta di un delitto”. Non usa mezzi termini il presidente di Airgest, Salvatore Ombra, in un comunicato stampa nel quale chiede l’intervento del presidente della Regione e di ogni rappresentante politico territoriale. Mercoledì 17 giugno è prevista un’adunanza in aeroporto per una mobilitazione del territorio.
“A questo punto ogni nostro tentativo di rilanciare l’aeroporto sembra essere vittima di politiche contrarie che non trovano spiegazioni. Lanciamo un appello al territorio, alla stampa, a tutto il personale politico locale, regionale e nazionale ma anche alle categorie produttive e agli operatori del turismo a scendere in piazza e manifestare affinché questo omicidio non si compia. Chiediamo, innanzitutto, un intervento forte del presidente Nello Musumeci, per bloccare questa decisione insana”, afferma Ombra.
Non è tardato l’intervento del presidente Musumeci, che ha parlato di scelta “irresponsabile” e ha chiesto, a sua volta, una presa di posizione da parte del presidente del Consiglio Conte. Ma torniamo prima ad Airgest: “A pochi giorni dalla riapertura ufficiale dopo il lockdown dell’aeroporto di Trapani Birgi, la compagnia aerea Alitalia, attraverso una call conference con la dirigenza di Airgest, società di gestione dello scalo, ha improvvisamente e unilateralmente comunicato di cancellare da luglio le proprie rotte, quotidiane, da Trapani Birgi verso Roma Fiumicino e Milano Linate, nonostante i biglietti già venduti. E, inoltre, Alitalia ad oggi non ha mai firmato il contratto con il Comune di Marsala che le avrebbe garantito, in modo di rapido e diretto, oltre 600 mila euro grazie alla legge regionale 24/2016”, si sostiene nel comunicato.
“Non siamo in grado di guadagnarci e allora andiamo via. Con queste poche parole ci hanno liquidati”, continua il presidente di Airgest. Per Salvatore Ombra, “l’incontro con cui ci hanno annunciato il sostanziale abbandono è durato pochi minuti e si è svolto alla presenza di Andrea Benassi, revenue management di Alitalia e Gianluigi Lo Giudice, vice presidente Ground Operation“.
Come emerge dal comunicato di Airgest, Ombra aveva in passato sostenuto che “le politiche del governo nazionale a vantaggio della cosiddetta compagnia di bandiera avrebbero messo in fuga le low cost e fatto schizzare in alto il prezzo dei biglietti”. “Non voglio pensare che sia una vendetta ma la tempistica è sospetta ed è fuori da ogni logica. La compagnia Alitalia, così ampiamente sostenuta dallo Stato non può, riteniamo, abbandonare senza conseguenze un aeroporto e il suo territorio”, aggiunge il presidente di Airgest.
Musumeci: “Irresponsabile tagliare i voli per la Sicilia”
Di seguito la nota inviata dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci: “Apprendo dal presidente di Airgest che Alitalia, la compagnia di bandiera, improvvisamente ha fatto sapere che non intende operare rotte con Roma e Milano da Trapani. Neppure in estate. È l’ennesimo schiaffo che si aggiunge a tariffe perlopiù inaccessibili e ai voli ancora ridotti in tutti gli scali siciliani, che stanno rendendo impossibile raggiungere l’Isola e partire. Si tratta di un atteggiamento che, nel pieno della più grave crisi economica del nostra comunità, assume i profili di seria irresponsabilità di cui chiediamo conto innanzitutto al management ed al governo nazionale. I trasporti aerei sono andati fuori controllo e il grido d’allarme delle compagnie low-cost è drammatico. Tutto questo sta indebolendo la nostra ripresa e rendendo difficile la vita dei siciliani. Domani mi aspetto una presa di posizione del presidente Conte nei confronti di Alitalia, che dal governo centrale sta attendendo aiuto oltre ogni legittima misura. In caso contrario, ma conosco la sensibilità del presidente, la Sicilia darà vita a proteste clamorose”, conclude Musumeci.
Nell’ottica dell’imparzialità, la nostra testata attende, per darne diffusione, la replica di Alitalia.