Pubblicato il 8 Aprile 2022
Non rispetta i limiti concessi per festeggiare il matrimonio e minaccia pesantemente il proprietario di un bar. E’ successo a Lanciano, dove il 36enne Sante De Rosa dai domiciliari è stato trasferito nel carcere di Pescara.
Il rom era ai domiciliari col braccialetto elettronico, disposto per via della sua indole violenta, e ha avuto il permesso per partecipare al pranzo delle sue nozze, ma poi non ha rispettato il percorso stabilito andando di sera a brindare in un bar del centro con gli amici. Dopo avere consumato numerose bottiglie del valore di centinaia di euro, ha minacciato il malcapitato proprietario del bar, al quale non voleva pagare l’intera somma che gli spettava.
Il delinquente è recidivo, visto che lo scorso autunno ha aggredito per futili motivi un 30enne di Lanciano in un bar. La vittima è stata brutalmente picchiata e ha riportato la frattura della mandibola. Reato compiuto anche dal figlio 17enne, che lo scorso mese ha pestato brutalmente un 18enne di Fiano Romano, provocandogli la frattura della mascella.
Un altro rom di Lanciano, il 30enne Mirko De Rosa, è stato arrestato per evasione dai domiciliari, dove era recluso per reati contro la persona e il patrimonio dopo un’aggressione con lesioni ai danni di una vittima a Chieti. Nonostante avesse anch’egli il braccialetto elettronico, i carabinieri per due giorni non lo hanno trovato nella sua abitazione, col dispositivo apparentemente fuori uso, visto che non emetteva più alcun segnale. Resosi irreperibile, sono scattate le ricerche ed è stato rintracciato ieri all’alba. Adesso è rinchiuso nel supercarcere di Lanciano.
Le due ordinanze cautelari sono state firmate dai gip di Lanciano e Chieti, su richiesta delle rispettive Procure, per inasprire precedenti provvedimenti restrittivi violati e per tutelare chi frequenta la movida dopo i recenti episodi di violenza che hanno allarmato la città.