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L’annuncio choc della Provincia di Trento: “Abbiamo abbattuto l’orso M90”

Pubblicato il 6 Febbraio 2024

La vicenda dell’orso M90 ha avuto l’epilogo più triste possibile: il plantigrado è stato abbattuto in seguito al decreto firmato questa mattina dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’animale tramite abbattimento. Una decisione così veloce che non ha dato neanche il tempo agli animalisti di presentare i ricorsi per bloccare il decreto.

L’abbattimento di M90

La Provincia, tramite una nota, ha fatto sapere che una squadra del Corpo forestale trentino è entrata in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole e ha individuato l’orso tramite l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari.

“M90 era un animale pericoloso, secondo la scala di problematicità riportata nel Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali (Pacobace), alla luce della sua eccessiva confidenza e frequentazione di aree urbane e periurbane” – queste sono le motivazioni della Provincia.

“Era pericoloso”

Fugatti, nel decreto firmato in mattinata, aveva definito l’esemplare pericoloso elencando tutti gli episodi che lo hanno visto coinvolto: “Dalla notte tra il 14 settembre 2023 e il 15 settembre, nella quale l’esemplare è stato radiocollarato a seguito della sua eccessiva confidenza e frequentazione delle aree urbane e periurbane, e fino al 28 gennaio è stato possibile documentare gli atteggiamenti di M90 per i quali il Pacobace suggerisce la rimozione”.

In 12 circostanze l’orso è stato “ripetutamente segnalato in centro residenziale o nelle immediate vicinanze di abitazioni stabilmente in uso”; in altri 3 casi invece l’orso “ha seguito intenzionalmente delle persone”. Nel documento inoltre si è fatto presente che sono state effettuate “20 azioni di dissuasione sul plantigrado, sia con cani che con munizioni di gomma, dardi esplodenti, luci e rumori, senza che ciò abbia prodotto di fatto alcun risultato significativo”.

Beffata l’Enpa

L’Enpa, l’Ente Nazionale per la Protezione degli animali, proprio in queste ore aveva presentato una richiesta di accesso agli atti sulla decisione della Provincia in merito al parere dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.

Tutto si è rivelato inutile, ma l’Enpa senza mezzi termini ha accusato la Provincia: “È nostra convinzione che al riguardo la Provincia non abbia fatto assolutamente nulla, così come non ha fatto nulla né per informare residenti e turisti circa le presenza degli orsi, né per ottimizzare la convivenza con i plantigradi”.