Lo ha annunciato lui stesso, il direttore di Libero Vittorio Feltri, che si è dimesso dal Consiglio Comunale di Milano, posto che occupava tra le fila di Fratelli d’Iralia, spiegando in un’intervista al Corriere della Sera di “Non potere più andare avanti a causa di un cancro”.
“Ho fatto una tac con liquido di contrasto – ha spiegato Vittorio Feltri – e mi è stato diagnosticato questo cancro. Se vogliamo ci sarebbe anche un lato comico: pur non avendo niente di femminile mi è venuto il cancro a una tetta”, ha detto con ironia il giornalista, aggiungendo però, questa volta molto più seriamente, che “la terapia è lunga e impegnativa. Non posso andare in Aula, in clinica, al giornale. In più visto che la mia utilità in Aula era pari a zero, non ho sofferto più di tanto. Mi dispiace per la gente che mi ha votato”.
Vittorio Feltri ha anche raccontato che Silvio Berlusconi gli aveva offerto di recente un posto da senatore, “Ma piuttosto che andare a Roma vado in ospedale”, ha detto il direttore. E non ha usato giri di parole anche parlando dei suoi rapporti con Matteo Salvini, leader della Lega, definendoli “pessimi”: “Tutto perché l’ho criticato quando ha lasciato il governo Conte andandosene senza spiegare il motivo. Poi, però, passa un anno e torna al governo con gli stessi e in più i comunisti”. È chiaro – che agendo in questa maniera “sgangherata” – spiega Feltri – ha perso una montagna di voti. Non lo dico io, lo dicono i sondaggi. Era al 34% e ora è al 16. Chi ha ragione, io o lui?”, conclude il direttore.
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