Pubblicato il 22 Febbraio 2022
Nel 2016 Lapo Elkann aveva simulato un sequestro di persona per ottenere soldi dagli Agnelli
«Maresciallo, abbiamo fatto come Lapo Elkann a New York». Per pagare un debito di droga di 1500 euro, un 35enne residente in Brianza non ha esitato a telefonare ai due anziani genitori, simulando di essere stato rapito da due sequestratori calabresi. Lui e i suoi due complici di 38 e 49 anni, già noti alle forze dell’ordine, sono stati denunciati per violenza privata e procurato allarme in concorso.
I tre si sono ispirati al noto rampollo della famiglia torinese (nel 2016 Lapo Elkann aveva simulato un sequestro di persona per ottenere soldi dagli Agnelli) . Con un finto accento calabrese, uno dei «rapitori» è arrivato a sostenere che «lo avrebbero fatto a pezzi e gettato in una strada, se i soldi non fossero arrivati subito». In angoscia e temendo per la vita del figlio, ma anche con il ragionevole sospetto di essere di fronte all’ennesimo espediente del 35enne per spillare loro soldi facili, papà e mamma hanno chiesto aiuto ai carabinieri di Seregno, raccontando tutto quello che era appena successo.
I militari non ci hanno messo molto a scoprire che il sequestro era inventato e la vicenda era legata alla tossicodipendenza del giovane uomo, che già in passato aveva creato problemi con le forze dell’ordine. Venerdì sera i carabinieri, intervenuti con abiti civili, hanno finto un falso appuntamento per la consegna del denaro di fronte a un bancomat di Seregno, non lontano da una fermata dell’Atm. E quando i tre impostori si sono presentati, a bordo di una Bmw con targa ceca, li hanno bloccati e portati in caserma.