L’Argentina, al termine di una finale drammatica contro una Francia mai doma e piegata solo ai rigori, è diventata campione del mondo facendo commuovere addirittura Adani che ha pianto rievocando Maradona e la sua profezia.
Dopo il trionfo ai rigori e la celebrazione, con la consegna della coppa del mondo nelle mani del capitano Leo Messi, come prevedibile si è scatenata la festa dell’Albiceleste che ha celebrato la vittoria contro la Francia senza alcuni freni inibitori.
I giocatori dell’Argentina stavano facendo un trenino con canti e balli, deridendo gli avversari e in modo particolare Mbappè, protagonista di una stratosferica tripletta che gli è valsa almeno il titolo di capocannoniere dei Mondiali.
Durante il trenino il portiere Emiliano Martinez, nel clou dei festeggiamenti, ha ironicamente chiesto ai suoi compagni di fare silenzio urlando: “Un minuto di silenzio per Mbappè che è morto” e subito dopo è ripartita la torcida dei giocatori argentini.
In realtà non è la prima volta che l’Argentina dimostra poca sportività anche nella vittoria, come quando ha sbeffeggiato gli olandesi dopo la vittoria ai quarti di finale. Se lo sfottò a Mbappè può essere considerato una delle tante goliardate che comunque si vedono negli spogliatoi dopo vittorie così importanti, non si può dire la stessa cosa per il gestaccio di Martinez, il numero uno argentino protagonista assoluto della finale con una rigore parato e un intervento miracoloso proprio all’ultimo respiro dei supplementari che ha consentito di prolungare il match fino ai rigori.
Il portiere ha ricevuto il premio come miglior portiere del torneo, portandoselo platealmente all’altezza dei genitali. Non è ben chiaro a chi fosse rivolto, ma sicuramente il gesto che ha fatto il giro del mondo è stato poco elegante.
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