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Larimar Annaloro, la madre è certa: “L’hanno uccisa. Ho fatto nomi e cognomi agli inquirenti”

Pubblicato il 21 Novembre 2024

“Non si esclude l’omicidio, perché è impossibile che una ragazza di quindici anni usi quel metodo così violento per togliersi la vita. E lo dimostra il modo in cui è stata trovata. Abbiamo dei sospetti su chi possa essere stato perché abbiamo scoperto che mia figlia è stata minacciata di morte, quel giorno a scuola. Non posso dire su chi cadono i miei sospetti. Ho parlato con gli inquirenti. Abbiamo fatto nomi e cognomi”. Così la madre di Larimar Annaloro, la quindicenne trovata impiccata a un albero del giardino della casa di famiglia, due settimane fa, a Piazza Armerina, in provincia di Enna.

Così come riferisce l’Ansa, lo ha detto nel corso della trasmissione Mattino 4, in onda su Rete4.

La Procura dei Minori di Caltanissetta, pur proseguendo gli accertamenti, continua a indagare per istigazione al suicidio.

“Aveva collo, addome e piedi legati da una corda, era in ginocchio, con doppio cappio al collo”, ha affermato la madre della quindicenne, che ha scoperto il corpo della figlia e lo lo ha slegato.

Il suo racconto è confermato dall’autopsia che ha riscontrato i segni dei lacci sul cadavere.

“Era come in ginocchio – ha ripetuto per giorni – la testa appoggiata alla corda. Era come dormisse”.

Il fascicolo aperto dai magistrati sarebbe ancora a carico di ignoti.

Ma nei giorni scorsi i pm hanno sequestrato i cellulari di otto amici e conoscenti della vittima a caccia di indizi. In particolare si indaga per capire se dietro al gesto della ragazza, possa esserci il timore che venissero diffuse sue foto intime.

La quindicenne, che si era trasferita lo sorso anno da un paese del varesotto con la famiglia, poco prima di morire aveva litigato a scuola con una compagna che l’accusava di aver avuto un rapporto col suo ex.

Nella lite aveva coinvolto anche il ragazzo che davanti ad altri studenti avrebbe confermato la circostanza, raccontando di essere stato ubriaco.

Larimar molto scossa ha chiesto di poter uscire prima della fine delle lezioni. Non appena salita sulla macchina dei genitori, che erano andati a prenderla, avrebbe detto alla madre: “E’ successa una cosa brutta”.

Tornati a casa – i genitori erano usciti per fare una commissione – hanno trovato la figlia morta.

Qualche giorno fa il ragazzo “conteso” sarebbe stato aggredito perché accusato di essere l’autore delle immagini intime che circolerebbero nelle chat .

La legale della famiglia della quindicenne, l’avvocata Milena Ruffini, ha annunciato indagini difensive e nei giorni scorsi ha chiesto ufficialmente un incontro alla preside della scuola delle due studentesse senza avere risposta.

“Stiamo compiendo accertamenti su quanto acquisito, solo a quel punto decideremo se procedere con una denuncia”, ha fatto sapere.

“Impossibile che mia figlia si sia uccisa. Era brava a scuola, brava nello sport, molto socievole, molto solare. Era di sani principi, sempre piena di vita”, ha detto il padre nel corso di E’ sempre cartabianca raccontando come la figlia, la sera prima di morire, progettasse un viaggio con la famiglia.

“Mia sorella era un po’ diversa dalle ragazzine che trovi qua – ha detto all’Ansa una delle sorelle – E’ arrivata qua ed è stato al centro dell’attenzione. Qualcuno nutriva rancore nei suoi confronti”.