Pubblicato il 25 Novembre 2022
La testimonianza shock è durata diverse ore, nel corso dell’udienza del processo per omicidio volontario e occultamento di cadavere.
Le figlie e il fidanzato di una di loro (e amante dell’altra) sono tutti e tre imputati per la morte dell’ex agente di polizia locale di Temù (ma che abitava a Roncadelle, in provincia di Brescia) scomparsa l’8 maggio di un anno fa e poi ritrovata senza vita in agosto.
Dopo averla uccisa, le figlie di Laura e Mirto Milani l’avrebbero spogliata e vestita con una lingerie: questo, sostiene l’accusa, per depistare gli inquirenti e far ipotizzare un omicidio passionale.
Laura Ziliani nel 2017 si sarebbe iscritta a un sito web di incontri, senza però mai utilizzare il suo profilo almeno fino allo scorso anno, quando, probabilmente già morta, sarebbero stati Paola, Silvia e Milani ad accedere (sempre nella logica di depistare gli investigatori).
Tutti e tre vennero arrestati a pochi giorni dal ritrovamento del corpo, ma solo poche settimane fa avrebbero ammesso le loro responsabilità.
Laura Ziliani, 55 anni, risultava scomparsa dall’8 maggio 2021: il cadavere venne ritrovato in estate lungo le rive del fiume Oglio.