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Lavagno

Lavagno, madre spara alla testa al figlio 15enne e si suicida: l’ipotesi choc della Procura di Verona

Pubblicato il 21 Settembre 2024

“Al momento l’ipotesi indiziaria più accreditata è quella del tentato omicidio del ragazzo compiuto dalla madre che poi si è suicidata, la donna da tempo aveva problemi sanitari”. E’ la sconvolgente conclusione alla quale è giunto Raffaele Tito, il pm che sta occupandosi della tragedia di Lavagno, in provincia di Verona, dove in una villetta dopo una sparatoria in cui ha perso la vita una 58enne ed è rimasto ferito il figlio 15enne.

Il minorenne è in fin di vita. Il colpo gli è stato sparato alla testa. La stessa sorte che poi la madre avrebbe riservato a se stessa, rimanendo, però, uccisa.

E’ quel di cui è convinto il magistrato titolare dell’indagine, che sottolinea: “Il ragazzo è ancora in gravissime condizioni. Nessuno è stato iscritto nel registro indagati e il padre è stato sentito come testimone”. 

Parole, quelle riferite alle condizioni del 15enne, confermate dal bollettino dell’ospedale veronese di Borgo Trento, dove è ricoverato nel reparto di neurorianimazione diretto dal professor Leonardo Gottin.

“Dopo la notte le condizioni del paziente permangono gravissime ed è sostenuto farmacologicamente e meccanicamente in tutte le funzioni vitali”, si legge nella nota diramata dalla direzione sanitaria.

Fondamentale la testimonianza del marito della donna e padre del 15enne, che alcune indiscrezioni inizialmente avevano dato come possibile sospettato, ma i carabinieri hanno subito chiarito che l’uomo è assolutamente estraneo alla la vicenda e che è stato sentito esclusivamente come persona informata sui fatti.  

I vicini avrebbero riferito che da giorni si sentivano le urla dei frequenti liti tra madre e figlio.

Profondamente turbato Matteo Vanzan, sindaco di Lavagno, che ha annunciato il lutto cittadino nel giorno del funerale.