Pubblicato il 18 Ottobre 2024
Alla pizzeria Kestè di Latina si sta facendo qualcosa di straordinario. Federico, un ragazzo di 32 anni con sindrome di Down, è diventato parte integrante dello staff grazie a un’iniziativa promossa dall’associazione Diaphorà, volta a favorire l’inclusione socio-lavorativa delle persone con disabilità.
La Pizzeria Kestè Apre le Porte all’Inclusione
Petrosino Alfonso e Diodato Denise, proprietari del locale, hanno accolto con entusiasmo il progetto, dimostrando che l’inclusione non è solo uno slogan ma una realtà tangibile. Federico è stato assunto con un contratto regolare e, in pochi mesi, è riuscito a sentirsi valorizzato, imparando nuove competenze e diventando parte di una squadra accogliente e solidale.
Un Clima di Crescita e Valorizzazione
L’inclusione a Kestè non riguarda solo il lavoro ma si estende all’aspetto umano. Il progetto dell’associazione Diaphorà promuove una vita indipendente e il rispetto per l’unicità di ogni individuo. Grazie all’affetto dei colleghi e all’ambiente inclusivo creato dai proprietari, Federico ha sviluppato maggiore autonomia, acquisendo competenze che lo rendono parte attiva e significativa dello staff della pizzeria.
La Solidarietà Come Ingrediente Segreto
Oltre a preparare ottime pizze, Kestè ha aggiunto un ingrediente speciale al suo impasto: la solidarietà. La storia di Federico mostra come un ambiente di lavoro positivo e aperto possa fare la differenza nella vita di chi affronta sfide particolari, trasformando il lavoro in un mezzo di crescita e valorizzazione personale.
Un Esempio di Inclusione Virtuosa
Il sostegno di Diaphorà e la disponibilità di Kestè rappresentano un esempio concreto di come l’inclusione possa diventare il cuore pulsante del mondo del lavoro. Grazie a questo progetto, si dimostra che l’integrazione non è solo possibile ma è anche un motore di cambiamento positivo, creando un luogo di lavoro equo, dove ciascuno può contribuire con valore e professionalità.