Cronaca

L’avvocato denuncia l’avvelenamento dei suoi cani sui social, ma emerge una verità scioccante

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Era il 6 febbraio 2021 quando Marco Battellini, noto avvocato di 64 anni di Macerata, scrisse su Facebook queste parole: “Il cerchio si sta stringendo, hai lasciato delle tracce. Mi fai ribrezzo”, accusando il presunto assassino dei suoi cani, tre setter inglesi che furono ritrovati morti nel vialetto della sua casa a Sirolo, in provincia di Ancona.

Battellini denunciò tutto ai carabinieri forestali che aprirono le indagini, dalle quali però è emersa una scioccante verità: l’assassino dei suoi cani sarebbe stato lo stesso proprietario che ora rischia seriamente il carcere.

La “strana” denuncia dell’avvocato

Battellini è un avvocato piuttosto noto e attivo sui social, dove mostra con fierezza la sua vicinanza ai partiti di destra, vantandosi anche di essere il rappresentante della Guardia d’onore alle reali tombe del Pantheon. Si è sempre professato un convinto no vax e ha raccontato al Corriere della Sera che l’assassino ha ucciso i cani per le sue scelte politiche, una sorta di vendetta trasversale.

Quando i militari hanno chiesto di poter vedere i cani, l’avvocato ha però spiegato che li aveva già mandati ala struttura per l’incenerimento del corpo. Una circostanza che ha insospettito i carabinieri, dal momento che Battellini si era affrettato a mandare i cani all’inceneritore senza neanche sporgere denuncia.

I carabinieri si sono quindi recati sul posto per fermare la cremazione dei cani, riuscendo così ad ottenere i loro corpi sui quali è stata svolta un’autopsia. In base ai risultati è emerso che i cani erano morti per avvelenamento dopo aver ingerito topicida mischiato a carne di pollo.

Il processo

Dopo l’autopsia i carabinieri hanno chiesto spiegazioni a Battellini, il quale si è giustificato dicendo che aveva acquistato del veleno poiché pensava che ci fossero topi nel suo giardino. I militari però non hanno creduto alla sua versione e così hanno portato l’avvocato in tribunale.

Nella prima settimana di giugno si è svolta la prima udienza, alla quale hanno chiesto di costituirsi come parte civile al processo la Lav e l’Enpa. La pena prevista per l’uccisione di un cane è di 2 anni di carcere e, considerando che i cani uccisi sono 3, Battellini rischia fino a 6 anni se dovesse essere giudicato colpevole.

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Redazione Nazionale

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