Il derby Lazio-Roma è sempre una partita speciale, tanto da aver costretto il Senato a chiudere prima probabilmente per permettere ai parlamentari tifosi di poter assistere al match di Coppa Italia. Purtroppo, come si temeva la partita è stata costellata da diversi episodi dentro e fuori dal campo caratterizzati da una feroce violenza.
Dopo la partita si è scatenata la violenza cieca e senza senso delle opposte fazioni, che hanno cercato in tutti i modi lo scontro causando violenti tafferugli con le forze dell’ordine.
Problemi si sono registrati già prima delle partita quando un gruppo di tifosi laziali, sulla falsa riga di quanto avvenuto ad Acca Larentia, hanno fatto il saluto romano, lanciando fumogeni e petardi e intonando “Avanti ragazzi di Buda”, canzone antisovietica del 1966 e oggi molto conosciuta tra gli ambienti della destra italiana.
Ulteriori disordini si sono verificati dopo la partita, che per la cronaca è finita 1-0 per la Lazio grazie al rigore trasformato da Zaccagni. Un gruppo corposo di tifosi giallorossi, circa 200, hanno cercato di raggiungere più volte ponte Milvio per entrare in contatto con i tifosi laziali e ci sono stati lanci di pietre e di bastoni contro le forze dell’ordine, che hanno risposto con delle cariche.
L’episodio più grave è stato l’accoltellamento di un tifoso giallorosso in un pub in viale Angelico verso la mezzanotte, quando si è verificata una rissa tra due gruppetti di tifosi romanisti e laziali. 4 o 5 ultrà biancocelesti hanno fatto irruzione nel pub coperti da passamontagna, bastoni e armi in pugno e un 30enne tifoso giallorosso è stato raggiunto da più coltellate.
La più grave l’ha raggiunto al petto e il giovane è stato trasportato in ambulanza al Santo Spirito in codice rosso. Le sue condizioni sono molto gravi, ma al momento sembra non essere in pericolo di vita. Ferito lievemente anche il titolare del pub, che è intervenuto per provare a sedare la rissa. Sulla vicenda sta indagando la polizia per risalire agli autori dell’aggressione.
Momenti di tensione si sono verificati anche all’interno del rettangolo di gioco, dove il centrocampista giallorosso Edoardo Bove è stato colpito da una bottiglia di birra alla testa mentre usciva dal campo. Il calciatore però ha minimizzato sull’accaduto: “Come sto? Ho vissuto quel momento normale. Mi hanno colpito con una bottiglia di birra in testa, non mi sembrava il caso di fare polemiche o scenate. Le autorità provvederanno a risolvere questo tipo di problemi, non è normale una cosa del genere. Preferisco parlare di campo”.
A mettere ulteriore pepe al post-derby ci ha pensato il solito Mourinho, che ha definito ridicolo il rigore concesso alla Lazio e se l’è presa con il Var per aver decretato un penalty a suo modo di vedere troppo generoso.
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