Pubblicato il 16 Maggio 2021
Da Martedì 25 maggio 2021 fino a sabato 27 novembre 2021, presso la sede del comitato “Casa-Museo dello Stretto” di via Felice Bisazza n.65-Messina, sarà possibile visitare la collezione d’arte contemporanea, collettiva, di Giuseppe Maggio.
Un appuntamento, fuori dalle righe, per coniugare arte, cultura e turismo, oltre che per tutelare, conservare e valorizzare il patrimonio artistico-culturale.
Il “casellario d’arte” previsto non potrà far altro che catturare l’attenzione e l’interesse di un bacino di utenza in un’area che può comprendere quella del Mediterraneo, quella dell’intera nazione, ma anche quella degli Stati europei.
Il Dott.Antonio Cogode, noto Commercialista con la passione per l’arte, ha gestito il progetto del predetto comitato dandogli il titolo: “Le vetrine dell’arte contemporanea a Messina tra artisti locali, nazionali e internazionali”.
Al progetto artistico-culturale saranno attesi anche coloro che risiedono oltre lo Stretto di Messina e che avranno l’esigenza di pernottare nella nostra città.
Lo stesso organizzatore metterà a disposizione, tra le strutture ricettive vicine alla “Casa-Museo”, anche la propria, sita a pochi passi dalla galleria.
La Città di Messina, quindi, si appresta ad aprire le porte a coloro i quali vorranno avvicinarsi all’arte contemporanea o affinarne le conoscenze in uno scenario unico e irripetibile nel suo genere.
Nelle vetrine verranno esposte le opere degli artisti locali (messinesi e della provincia) in simbiosi e con lo stesso criterio di come verranno esposte le opere di artisti di fama internazionale del panorama culturale del Novecento italiano.
Lo scopo è quello di dare il giusto risalto e la meritata considerazione anche agli artisti messinesi, che faranno da “contrappeso” ai colleghi più famosi in un feedback tra autori di diverse provenienze e culture.
Tralasciando, per motivi di spazio ma non di importanza, la descrizione delle opere dei messinesi, (si è già avuto il modo in altre occasioni di conoscerle e apprezzarle), andiamo a scoprire, più da vicino, i profili degli artisti che hanno operato e che tutt’ora operano su scala nazionale e internazionale, le cui firme sono presenti anche nella “Casa-Museo” di Messina.
Tra le firme più prestigiose e poliedriche si annovera quella dell’artista di Sori (GE) Ugo Attardi (incisore, pittore, scultore e scrittore) per il quale l’opera d’arte è: “Inverare un’apparenza”. Nel 1948 ha fatto parte del movimento artistico di orientamento astratto “Forma Uno” insieme a Pietro Consagra, Carla Accardi ed altri autorevoli artisti. Allontanatosi dall’astrattismo si è orientato verso l’espressionismo iniziando la produzione incisoria e partecipando a numerose mostre nazionali e internazionali, esponendo a Praga, Mosca, Los Angeles, Londra, Parigi, Berlino e New York. Nei primi anni Sessanta, insieme ad altri famosi artisti, ha fondato a Roma “Il Pro e il Contro”, movimento nato dall’esigenza di contrapporsi all’astrattismo con una pittura di stampo figurativo.
Nella rassegna si potrà scoprire anche lo stile inconfondibile e unico dell’inventore delle “piegature”, il maestro concettuale Cesare Berlingeri di Cittanova (RC). Conosciuto anche come “Il lupo silano”, proprio per la sua unicità solitaria, anche se ha coltivato, coltiva e si confronta con le nuove avanguardie. Ne è dimostrazione la sua presenza alle biennali più giovanili e avanguardiste (Pechino, Brasile, Anversa, il Cairo).
Altra firma che pesa nella prestigiosa collezione della Casa-Museo è quella di Nes Lerpa, ceramista danese. Un artista informale e surreale che si è fatto conoscere e apprezzare per le sue mostre personali e collettive tenute in Europa, negli Stati Uniti, in India e in Cina.
Uno dei protagonisti della scena artistica della seconda metà del XX secolo è il catanzarese Mimmo Rotella, legato ai movimenti del Nouveau Realisme e della Pop Art internazionale. Presente anche nella collezione Peggy Guggenheim.
All’ osservatore attento non sfuggirà di scorgere tra le vetrine uno degli artisti contemporanei più significativi le cui opere sono esposte nelle più importanti gallerie: Pierre Soulegas. Incisore francese la cui tecnica e passione sono strettamente legate all’accostamento tra il colore nero e la luce, elementi che gli hanno fatto ottenere numerosi premi e onorificenze, fra cui il Premio Rembrandt, il Premio Imperiale per la pittura e la medaglia per le scienze e per le arti austriache.
La collezione vanta anche un’opera dell’artista di Monte Castello di Vibio (PG): Bruno Ceccobelli, simbolista spirituale e sacrale di fama internazionale, i cui dipinti sono depositati anche nella Galleria degli Uffizi.
Da Monte Castello di Vibio scendiamo a Monreale per trovare il maestro palermitano Saverio Terruso, cresciuto artisticamente al fianco di Guttuso, Sassu e Fiume, esordendo come espressionista e realista. Titolare di cattedra di pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera, fu molto apprezzato in importanti sedi italiane ed europee, ma anche negli Stati Uniti, in Florida, in California, a New York, in Messico e a Hong Kong.
Ecco di seguito citati gli altri artisti di fama nazionale e internazionale le cui firme sono presenti nella Casa-Museo:
Antonio Sciacca, pittore catanese che è stato selezionato dalla Galleria Nazionale d’arte Moderna di Roma per la mostra internazionale dell’ Arte Moderna di Glasgow. Amico del pittore Alberto Burri, si dedica alla ricerca sulle “Metamorfosi dell’essere umano”.
Renzo Crociara, autoritrattista di Codigoro (FE), che riproduce temi a sfondo sociale per passare ben presto a un realismo esasperato. E’ un pittore che è riuscito a comunicare con gli “apparenti silenzi” che permeano nelle sue opere. Dallo stile iperrealista degli anni ’70 è poi passato alla rarefazione delle immagini attraverso il colore dando prevalenza al particolare e tornando al figurativo come se le “Avanguardie” non fossero mai esistite. Del 2005 il volume edito dalla Mondadori “Renzo Crociara: 1975/2005” che racchiude tutto il percorso artistico di questo importante pittore descritte anche dal critico Vittorio Sgarbi.
Franco Coppa, di Acireale (CT), neo-realista. Con la sua impronta minimalista e dallo stile estremamente corsivo, quasi bozzettistico, si è poi accostato ad un’estetica iperrealista e metafisica. È citato dalla stampa specializzata e presente sui cataloghi d’arte Mondadori ediz.CIDA e ACCA di Roma.
Felice Canonico, messinese, ha esposto le sue tele in Germania e al Louvre. Appare come uno sperimentatore di tecniche e linguaggi i cui tratti caratteristici si trovano nei suoi cambiamenti, ma risiedono anche nella pittura Braile e vengono impreziositi dai famosi “stacchi”.
Alessandro Papetti, milanese, famoso per i suoi ritratti, per la ricerca dei temi di archeologia industriale, per le figure riprese dall’alto e per essersi fatto apprezzare nelle varie fiere in Europa e negli Stati uniti, oltre che in Italia e in particolare tra Milano e Parigi.
Bruno Donzelli, un napoletano raffinatissimo cantastorie dell’arte, la cui pittura è narrativa, il cui “casellario dell’arte” si ritrova nelle varie esposizioni tra cui quella di Dusseldorf, nella galleria Loanne di Ginevra, al museo di Saragoza e nelle principali cittá europee.
Stefano Pizzi, professore pavese, insegnante di cattedra all’accademia di belle arti di Brera. Artista internazionale che ha esposto nelle principali città europee, americane ed asiatiche. La sua ricerca artistica si concentra sul confronto tra la pittura e il suo supporto, tra l’iconografia e i materiali su cui opera.
Gianni Dova, romano, aderisce al manifesto del realismo e con altri colleghi di fama internazionale, tra cui Renato Guttuso, Giuseppe Migneco e Guido Cassinari, vede nell’opera di Pablo Picasso il simbolo della lotta degli artisti contro le barbarie della guerra. Aderisce poi al movimento spazialità del quale diventa protagonista con Lucio Fontana e altri. Si è fatto apprezzare fin dalla sua prima personale alla galleria del Cavallino di Venezia ed alla galleria del naviglio di Milano.
Rinaldo Pigola, pittore, scultore e scrittore bergamasco che dal figurativo, con predominanza del colore giallo, passa all’astrattismo. Trasferitosi a Parigi riceve il premio alla prima quadriennale d’Europa di Roma e vince la medaglia d’oro al premio Giorgio Oprandi di Bergamo. Ha dedicato per lungo tempo il suo impegno alle tematiche sacre e alle dimensioni trascendentali lavorando per diverse basiliche del bergamasco.
Marco Sudati, in arte Geremia, pittore e scrittore cremonese. Nei suoi dipinti si respira la vena fantastica dei racconti per immagini.
La sua ricerca pittorica, autonoma, si perfeziona presso i più importanti istituti d’arte, concorsi ed Expo a livello nazionale ed europeo, dove viene coinvolto e apprezzato.
Le sue opere sono state scelte dall’Unesco di Parigi.
Antonello Arena, messinese, informale-romantico e scultore. I suoi lavori presentano un triplice statuto di esistenza: l’immagine nel suo immobilismo attuale rappresenta anche un’operazione svolta nel passato e una proiettata nel futuro.
L’artista è paragonabile a un ladro che saccheggia le immagini spaziando in modo multiforme e multimediale. Ha esposto alcuni lavori alla biennale di Venezia e nelle gallerie più prestigiose.
Nuccio Bolignano, reggino meritevole con le sue tavole lignee sagomate, convesse, ritagliate, modellate in un caos figurativo immaginifico, delicato e poetico. Il suo percorso è andato arricchendosi attraverso nuove esperienze, fra tutte l’adesione negli anni ottanta al gruppo de: I Mediterranei.
Antonio Freiles, pittore e operatore culturale messinese. Le sue opere sono l’espressione di un’arte concettuale, con riflessi personali. È stato a contatto e si è confrontato con i
maggiori protagonisti internazionali dell’arte contemporanea, tra i quali Alberto Burri, victor Pasmore e Je Tilson.
Ha creato i dipinti usando pittura a olio e graffite. Altri dipinti sono stati eseguiti con carta fabbricata a mano e tinte industriali frammiste a polpa di cellulosa “Chartae”. Le sue opere si trovano esposte nelle più importanti Biennali e istituzioni Europee, oltre che in vari Palazzi istituzionali italiani tra i quali quello di Ferrara e Palazzo Zanca a Messina.
Alle opere di artisti di fama nazionale e internazionale verranno accorpate, come detto, le opere dei seguenti artisti locali, quali: Guglielmo Bambino, Giovanni Calabrese, Francesco Contino, Antonio Cucinotta, Luigi Di Bella, Carlo Giogianni, Antonino Giulietti, Domenico Gusmano, Pietro Mantilla, Luigi Marino, Pasquale Marino, Giuseppe Minissale, Franco Palmieri, Sebastiano Parasiti in arte Seba, Giuseppe Pittaccio, Giancarlo Privitera, Stello Quartarone, Bruno Samperi.
I turisti, i forestieri, i pendolari, coloro che sono di passaggio e che per svariati motivi hanno l’esigenza di sostare a Messina, da giorno 25 maggio, oltre a visitare i monumenti principali della città e a degustare una granita di caffè con panna, specialità tipica messinese, potranno arricchire le loro conoscenze sull’arte contemporanea andando a visitare la “Casa-Museo” dove verranno accolti in un insolito “Atelier”.
I visitatori, infatti, non troveranno i canonici Buffett di inaugurazione, le parole di rito e di circostanze, l’intervento di Autorità Locali, le “gallerie-discount” ridondanti e dispersive, i manifesti pubblicitari, le brochure promozionali, i listini prezzi, gli sponsor commerciali, le etichette identificative degli autori, le valutazioni economiche.
Non sarà ammesso alcun elemento o riferimento di carattere commerciale e di mercato.
Nulla di tutto questo !
I visitatori verranno accompagnati da una musica da sottofondo per rendere il percorso tra le stanze più emozionale, si sentiranno contemplati dai giochi di colori, circondati da immagini inquietanti, immersi da sfondi surreali, quasi fiabeschi per la varietà di stili, di riflessi, di luci e di ombre, di sfumature, di prospettive che soltanto le opere d’arte di artisti di fama internazionale accorpate e integrate da quelle di artisti locali, potranno rilasciare.
Sarà tutt’al più consentita la consultazione della nutrita biblioteca dedita all’arte moderna e contemporanea e l’offerta di un buon bicchiere di Nero d’Avola – rosè-frizzante – da meditazione – delle nostre terre siciliane (servito rigorosamente in bicchiere di carta) tanto per rendere più allettante il “giro di boa artistico”.
È una full-immersion tra le vetrine dell’arte contemporanea in una casa che ricorda l’ambientazione respirata, anche se in epoche diverse, nella casa di Rembrandt, dove Lí il tempo pare si sia fermato in una splendida pinacoteca accostata ad altre mostre contemporanee, sostiene l’organizzatore.
Aggiunge che, senza andare troppo indietro nel tempo, basti pensare alla piccola, mirabile casa di Depero, poliedrico uomo di teatro e di musica oltre che artista futurista per avere un’idea di come verrebbe concepito una casa d’arte.
Questi parallelismi, a detta di Cogode, non devono apparire strani e sono ammissibili anche quando vi sono, come in questo caso, differenze nell’appartenenza o meno a un delineato periodo storico.
Così come non deve apparire strano se nell’arte rinascimentale e pre-rinascimentale vi sono stati artisti, come Paolo Uccello, che sono stati gli antesignani dello stile surrealista e cubista per aver fatto intravedere nelle loro opere i primi caratteristici segnali (La pittura moderna di Giorgio De Chirico, come quella di Carrà, ad esempio, si è rifatta a quella di Masaccio e di Paolo Uccello).
Lo stesso Raffaello, con il capolavoro dello “Sposalizio della Vergine” (magistrale scena religiosa incentrata sulle nozze di Giuseppe e Maria), è fuoriuscito dalla realtà, prescindendo dal fatto che Maria, in base al duplice significato del dizionario greco, quando partorì, poteva essere ancora una “promessa sposa”. (Dal 4 Giugno 2021 in un filmato viene spiegata la grande modernità dell’opera che anche quel: “Je ne sais quoi”).
Ma perché le visite nell’atelier di Messina iniziano proprio da giorno 25 Maggio, abbiamo chiesto ad Antonio Cogode, promotore-organizzatore di tale iniziativa artistico-culturale e rappresentante del comitato “Casa-Museo dello stretto” ?
Perché durante il 25 maggio, ha risposto, si festeggia la giornata mondiale del “Towel Day”, che viene ricordata dagli appassionati dei libri di Douglas Adams.
È la data dell’ asciugamano per chi ama la serie televisiva e di racconti: “Guida galattica per gli autostoppisti”.
Ed è la stessa asciugamano che può compararsi, simbolicamente, proprio alle “piegature” presenti nelle opere d’arte di Cesare Berlingeri, o in diverse “Opere Morte” di Renzo Crociara.
Aggiunge che “le vetrine dell’arte contemporanea” rimarranno fruibili fino al 27/11/2021 e potranno essere una ghiotta occasione per incentivare il turismo, anche quello “mordi e fuggi”.
I titolari delle strutture potrebbero offrire ai loro ospiti, infatti, la possibilità di visitare gratuitamente le vetrine dell’arte contemporanea, vetrine che si adatterebbero ad un pubblico proveniente da qualsiasi parte d’Italia e d’Europa.
I componenti del comitato “Casa-Museo dello Stretto” danno il loro benvenuto a tutti coloro che vorranno visitare le vetrine d’arte contemporanea nella sede di Via Felice Bisazza n.65-Messina.
Ringraziano, per la concessione del patrocinio:
l’amministrazione comunale di Messina in persona del Sindaco, Dott. Cateno De Luca e l’Assessore alla cultura, in persona del Prof. Vincenzo Caruso, il quale ha condiviso l’iniziativa riconoscendone in essa il concetto di valorizzazione e di promozione del patrimonio artistico e culturale della città di Messina e per la città di Messina e si auspica che le strutture ricettive locali possano approfittarne al meglio di tale iniziativa per coniugare arte, cultura e turismo;
Duferco Energia SpA in persona del suo Presidente, nonché Amministrazione Delegato nazionale;
l’Associazione “Filarmonica Laudamo” in persona del suo Presidente, Prof. Domenico Dominici e del suo Direttore Artistico, Dott. Luciano Troja;
la Societá sportiva di pallavolo “Akademia Sant’Anna” nella persona del suo Presidente, sig. Fabrizio Costantino.
Gli ambienti, ha assicurato Antonio Cogode, sono stati sanificati con l’unico sistema di disinfestazione ad alto livello, Anti Covid-19, usato attualmente dalle aziende ospedaliere pubbliche e private.
Le visite saranno gratuite e, comunque, filtrate da prenotazioni che è possibile effettuare per e-mail agli indirizzi: antoniocogode@libero.it oppure cogodeantonio@gmail.com
Si potranno effettuare le visite nel pieno rispetto delle disposizioni che verranno emanate da norme statali e/o locali in materia di restrizioni Anti covid-19 e in osservanza alle regole che verranno stabilite dal comitato della Casa-Museo dello Stretto.