Pubblicato il 24 Gennaio 2025
C’è un disegno di legge al Senato.
Abbandonare l’Oms, dove l’Italia c’è dal 1947, seguendo la decisione di Trump, che ha annunciato anche per gli Usa – nel suo discorso di insediamento – la notizia di voler uscire dall’Oms. La proposta della Lega, presentata oggi (24 gennaio) alla Camera da Claudio Borghi e da Alberto Bagnai, il primo senatore e l’altro deputato del partito di Matteo Salvini, esponenti di primo piano e da sempre euroscettici, non sembra, però, essere gradita al governo.
Le dichiarazioni di Salvini
Una iniziativa su cui insiste via social lo stesso leader Matteo Salvini, spiegando che “l’Italia non deve più avere a che fare con un centro di potere sovranazionale, profumatamente finanziato dai contribuenti italiani, che va a braccetto con le multinazionali del farmaco”. “Faremo di tutto perché il testo di legge sia calendarizzato al più presto e mi auguro che con gli alleati ci sia condivisione”, aveva detto in mattinata Borghi, noto anche per le posizione critiche sul vaccino Covid 19, sperando di raccogliere il consenso di Fdi e Fi.
“E’ uno stipendificio”
Se Trump ha fatto riferimento ai costi eccessivi per l’amministrazione americana, ai troppi soldi versati all’Oms, la Lega oggi pone l’accento sulla presunta poca utilità dell’organizzazione con sede a New York, parlando di “uno stipendificio inutile agli interessi nazionali, un carrozzone che non fa del bene al mondo, ma solo ai propri dipendenti”. Ma l’idea dei due leghisti non coinvolge – almeno per ora – molta partecipazione, lasciando dubbiosi anche alcuni dirigenti che militano nello stesso partito di Borghi e Bagnai, che non nascondono perplessità sulla necessità di abbandonare l’Oms, vedendo più rischi che vantaggi. Nella foto da Wikipedia: la bandiera dell’Oms