Pubblicato il 15 Febbraio 2024
Fino a poco tempo fa Lele Adani insieme a Vieri, Cassano e Ventola è stato uno dei 4 moschettieri della “Bobo tv”. Poi per forti incomprensioni il gruppo si è sciolto e Adani insieme a Ventola e Cassano ha rilasciato un duro comunicato contro Vieri, accusato di essere un accentratore e di trattare gli altri con estrema sufficienza.
L’ex difensore è tornato protagonista con un video rilasciato tra le Storie sul suo profilo Instagram per annunciare che sta per consegnarsi alla giustizia e che è pronto per pagare le conseguenze.
La “trollata” di Adani
Ma cos’ha fatto di così grave Adani da consegnarsi addirittura alla giustizia? Si tratta di una provocazione, di una “trollata” per rispondere ai suoi detrattori.
Quale sarebbe il suo reato? Aver provato ad estorcere il concetto di servilismo, troppo radicato secondo lui nel mondo giornalistico dello sport italiano. Adani è sempre stato noto per le sue prese di posizioni, magari anche forti, ma che sicuramente non possono essere considerate “politically correct”.
La querelle con Allegri
Adani non è mai stato un signorsì, anzi, ha assunto anche posizioni scomode senza arretrare mai di un millimetro, come dimostra la querelle con Allegri. L’ex difensore non è mai stato tenero con Allegri, accusato di giocare un calcio vecchio, antico e senza schemi.
Tra i due ci fu una furibonda lite su Sky nel 2019, ma neanche in quel caso Adani arretrò e anzi ancora oggi, ogni volta che ne ha la possibilità, critica in maniera piuttosto aspra il gioco, o meglio il non-gioco, della Juventus. Tra l’altro proprio in questi giorni è stato proiettato sul maxi-schermo di Times Squadre un video con la scritta #Allegriout, mantra rilanciato da due tifosi juventini per esprimere il loro disappunto verso il lavoro del tecnico.
Le parole di Adani: “Mi consegno alla giustizia”
Seduto sul suo scooter davanti alla Questura, Adani ha girato il video con queste parole provocatorie: “Ragazzi, buongiorno a tutti. Non è facile per me, sono qui davanti alla Questura e mi consegnerò alla giustizia. Il motivo dovevo spiegarvelo, anche attraverso questo videomessaggio perché ho cercato in questi mesi di estorcervi il concetto di servilismo. Purtroppo non sarà una buona giornata, sarà forte perché estorcervi il concetto di servilismo in una parte della comunicazione sportiva così aperta, libera, sensibile no? Spiritualmente e mentalmente aperta. È la cosa più grave che potessi fare”.
Dopo queste parole Adani ha continuato a scherzare e provocare, dichiarando che è pronto a pagare per i suoi errori e che probabilmente non lo si vedrà in giro per un po’: “Giusto rimettersi nella mano della giustizia, se non avrete più notizie di me per qualche settimana sapete il perché. Non potevo fare altrimenti, dovevo dirvelo di persona. Vi devo chiedere scusa e ne pagherò le conseguenze, viva il futbol”.