Solo qualche mese fa l’Argentina festeggiava la vittoria dei Mondiali, con tanto di sfottò a Mbappè e ai francesi, inneggiando Messi che con le sue prodezze aveva permesso alla Nazionale albiceleste di alzare al cielo la coppa del Mondo per la terza volta.
Questo però non è bastato a Messi, diventato eroe nazionale, per essere “risparmiato” dai narcos che invece lo hanno preso di mira, inviandogli un messaggio intimidatorio molto chiaro.
Pochi giorni fa nella notte a Rosario, città natale del campione argentino, sono stati sparati 14 colpi di pistola da parte di due persone contro un supermercato che appartiene alla famiglia di Antonella Roccuzzo, sua moglie.
Inoltre fuori al locale era stato lasciato un messaggio molto chiaro: “Messi ti stiamo aspettando. Javkin è un narcotrafficante, non ti proteggerà”. Pablo Javkin è il sindaco di Rosario e più volte ha chiesto maggiore supporto e più pattuglie per portare avanti la sua battaglia contro i narcotrafficanti argentini, che proprio nella città natale di Messi hanno il loro principale quartier generale.
Il messaggio potrebbe essere una richiesta di pagamento avanzata alla famiglia della Roccuzzo, un “pizzo” da pagare per essere lasciati in pace.
L’episodio ha destato molto scalpore in Argentina dove Messi, già idolo incontrastato, è diventato un eroe nazionale dopo la vittoria della Nazionale albiceleste ai Mondiali in Qatar.
I tifosi non hanno voluto lasciare solo il loro beniamino e in particolare un piccolo fan di Messi, di appena 10 anni, ha deciso di scrivere una lettera indirizzata proprio al campione argentino: “Ciao Messi, sono Martin. Ho 10 anni e ti chiedevo se potevi venire a Coronel Dorrego. È una città tranquilla, qui nessuno ti farà del male, non ti disturberanno, e voglio giocare a calcio con i tuoi figli”.
Una lettera dolcissima dalla quale traspare tutta la tenerezza e l’innocenza di un bambino. Si attende adesso la risposta di Messi, che da questa brutta faccenda potrebbe avere guadagnato un piccolo amico pronto a proteggerlo.
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