Pubblicato il 30 Dicembre 2021
Enrico Letta è in testa ai sondaggi. Secondo lui, è necessario l’obbligo vaccinale: bisogna introdurlo in fretta, in modo da creare nell’Ue un effetto domino. Si tratta di prendere una posizione bipartisan. Di recente si è espresso in merito, su fronti opposti, il ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta: “Auspico che verrà introdotto l’obbligo vaccinale per tutti i lavoratori, sia del pubblico sia del privato. È una misura a cui arriveremo”. Prima di lui, si sono schierati in molti. Giovanni Toti (Forza Italia), presidente della Liguria, ha dichiarato: “Sono stato tra i precursori dell’obbligo vaccinale e il mio movimento politico potrebbe presentare emendamenti in Parlamento per poterlo applicare e non è detto che non lo faccia”.
E ancora, il vicepresidente della Camera dei Deputati Ettore Rosato (coordinatore nazionale di Italia Viva) ha dichiarato: “Sono dell’idea che sarebbe giusto l’obbligo vaccinale. Intanto però si deve insistere con il Green Pass e con una grande campagna che convinca gli indecisi dell’importanza di vaccinarsi e per chi già è vaccinato di ricevere la terza dose”. Queste le parole del segretario Dem: “Il governo sta facendo bene. Approvo totalmente le misure discusse in cabina di regia e penso che ora bisogna prepararsi al passo successivo, cioè l’obbligo vaccinale“.
E ancora: “Tutti i dati dicono che la terza dose è l’arma più efficace nel contrastare la variante Omicron. L’obbligo? Se ne parla da settimane e la scelta è matura per il Paese e per l’Europa. La mia sensazione è che ci sia un sur place tra i Paesi, il primo che introduce l’obbligo produrrà un effetto domino in tutti gli altri. Siamo entrati in una nuova fase dell’aggressione pandemica, e con noi tutta Europa.
Nella guerra al Covid abbiamo sempre imparato strada facendo e gli strumenti con cui abbiamo combattuto fin qui non sono più adeguati. Non si deve perdere tempo a cambiarli, perché il ritardo peggiora le conseguenze sulla salute pubblica e l’economia. Lo Stato si deve caricare della responsabilità di questa scelta davanti ai cittadini”. Enrico Letta si dichiara favorevole allo smart working. E’ contrario all’allungamento delle vacanze di Natale e al ritorno alla didattica a distanza.