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Lettere intimidatorie all’ambasciatore di Israele; le indagini su un 51enne pontino

Un uomo avrebbe spedito carne, di animale, all’ambasciatore di Israele da vari uffici postali della provincia di Latina e Frosinone. L’indagine della DIGOS ha permesso di individuare una 51enne residente a Sezze

Pubblicato il 13 Aprile 2024

Importante operazione congiunta tra la DIGOS di Roma e quella di Latina, sotto il coordinamento della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, nella giornata di ieri. Gli agenti hanno effettuato perquisizioni personali, locali e informatiche nei confronti di un cittadino italiano residente a Sezze. L’indagine, diretta dalla Procura della Repubblica di Roma, è scaturita da atti intimidatori rivolti all’ambasciatore di Israele a Roma, Alön Bar.

Dettagli delle Azioni Criminose

Tra febbraio e marzo, sono stati inviati plichi contenenti carne putrefatta da diversi uffici postali: uno a Roma il 9 febbraio, uno a Terracina il 15 febbraio, e un altro a Isola del Liri (FR) il 14 marzo. Gli investigatori hanno identificato un pattern ricorrente nelle modalità di esecuzione degli invii, che hanno portato all’individuazione di un sospetto.

Profilo dell’Indagato e Elementi di Indagine

Il soggetto di interesse, un uomo di 51 anni impiegato a tempo indeterminato presso il Ministero della Pubblica Istruzione, è noto per la sua appartenenza a circoli dell’estrema sinistra filopalestinese. Durante le perquisizioni, gli agenti hanno sequestrato abiti che presumibilmente l’uomo indossava durante il compimento degli atti illeciti e altri elementi rilevanti per l’indagine. Inoltre, sono in corso accertamenti sui dispositivi elettronici sequestrati.

Presunzione di Innocenza

È importante sottolineare che, secondo il principio di presunzione di innocenza, l’indagato è considerato non colpevole fino al pronunciamento di una sentenza definitiva. Le indagini sono ancora in fase preliminare e continueranno per approfondire ogni possibile pista e circostanza legata a questi gravi episodi.