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Leverano (Le), muore in ospedale dopo la terza dose del vaccino: aperta inchiesta

Pubblicato il 11 Febbraio 2022

In base a quanto ricostruito dai denuncianti, la 56enne di Leverano si è sottoposta, in data 18 dicembre, alla terza dose di vaccino Moderna (le prime due dosi erano Pfizer), nell’hub vaccinale di Nardò

Aperta un’inchiesta sul decesso di 56enne di Leverano, deceduta al Policiclico di Bari, alcuni giorni dopo la terza dose del vaccino anti-covid. La Procura barese ipotizza l’accusa di omicidio colposo, al momento a carico di ignoti.

In mattinata, il pm Angela Maria Morea ha conferito l’incarico per l’autopsia, al fine di accertare un’eventuale correlazione tra la morte della donna e la somministrazione del vaccino anti-covid.
L’autopsia è stata eseguita nel pomeriggio dal medico legale Francesco Introna, coadiuvato dal collega Francesco Bruno. I risultati saranno depositati nei prossimi mesi.

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L’inchiesta ha preso il via dalla denuncia presentata dai familiari della vittima, assistiti dagli avvocati Donato Mellone e Francesco Marzullo. In base a quanto ricostruito dai denuncianti, la 56enne di Leverano si è sottoposta, in data 18 dicembre, alla terza dose di vaccino Moderna (le prime due dosi erano Pfizer), nell’hub vaccinale di Nardò.

Poco dopo, la donna sarebbe svenuta e avrebbe sviluppato uno stato di malessere. Oltre ad un forte mal di testa la signora presentava gli occhi ingialliti. A quel punto su suggerimento del medico di base, è stato disposto, il 5 gennaio, il ricovero nell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Il 19 gennaio, dopo un ulteriore aggravamento delle condizioni di salute, la 56enne è stata trasferita al Policlinico di Bari, anche in prospettiva di un trapianto di fegato; il 22 dello stesso mese è stata ricoverata in Rianimazione ed è infine deceduta il 26 gennaio.

FONTE

I familiari della donna chiedono alla magistratura che sia fatta chiarezza sull’accaduto.