Pubblicato il 13 Dicembre 2024
Per 6 mesi la morte di Hanna Herasimchyk, ex ballerina di night, è stata avvolta nel mistero fino ad oggi, quando è arrivata una clamorosa svolta. In manette ci è finito il marito, un 43enne di origini polacche che per primo aveva chiamato le forze dell’ordine per segnalare quanto accaduto, con l’accusa di omicidio.
L’assassinio dell’ex ballerina, il depistaggio e poi l’arresto
Nella notte tra l’11 e il 12 giugno fu ritrovata l’ex ballerina Hanna Herasimchyk nella sua casa di Pozzuolo Martesana, in provincia di Milano, senza vita. Fu proprio il marito a lanciare l’allarme, avendola trovata senza vita una volta rientrato a casa. Sul corpo della donna non c’erano segni evidenti di violenza e il marito è stato subito ascoltato ma come persona informata dei fatti.
L’uomo ha spiegato che ha passato gli ultimi due giorni lontano da casa, perché i rapporti con la moglie si erano molto deteriorati ultimamente. Poi, al suo rientro, ha raccontato di aver trovato la moglie senza vita e sono subito partite le indagini.
Dopo lunghe e accurate indagini gli inquirenti sono giunti alla conclusione che l’uomo ha cercato di depistare le indagini, per questo motivo è stato arrestato per omicidio volontario aggravato. Secondo il gip l’omicidio della donna si sarebbe consumato nell’arco di 18 minuti, un lasso di tempo compatibile con la permanenza dell’indagato in casa e il relativo soffocamento ai danni della moglie. I carabinieri lo hanno rintracciato in un furgone dopo che la mamma lo aveva cacciato di casa.