Pubblicato il 19 Novembre 2024
“E’ intollerabile che le basi dell’Unifil vengano colpite”. Così tuona Guido Crosetto.
Il ministro della Difesa lo fa dopo che 8 razzi hanno colpito il quartiere generale del contingente italiano e del settore Ovest di Unifil a Shama, nel sud del Libano.
Gli ordigni da 107 millimetri hanno colpito un magazzino dei ricambi e delle aree all’aperto.
Cinque militari italiani sono sotto osservazione nell’infermeria della base e le loro condizioni non destano particolari preoccupazioni.
Sono in corso gli accertamenti per determinare il punto di partenza dei colpi e individuare i responsabili.
Secondo l’esercito israeliano, Hezbollah “ha lanciato un razzo che ha colpito una postazione Unifil nella zona di Ramyeh, nel Libano meridionale, provocando numerosi feriti e danni alla postazione”.
“Il razzo è stato lanciato dalla zona di Deir Aames, uno dei tanti lanciati da Hezbollah verso Israele questa mattina”, ha specificato l’Idf.
“Dovrebbero essere razzi leggeri di Hezbollah, quelli che hanno colpito la base italiana Unifil di Shama in Libano”, ha sottolineato pure il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani rispondendo ai giornalisti alla Farnesina.
“E’ inammissibile che si spari contro il contingente Unifil. Non hanno alcun diritto di farlo, sono truppe che hanno garantito anche la sicurezza di Hezbollah. Se è stato un errore, imparino a utilizzare meglio le armi. Noi non siamo nemici di nessuno, siamo lì per portare la pace. Tutta la solidarietà ai militari italiani che sono impegnati con Unifil, ci auguriamo che questo sia l’ultimo episodio”, ha aggiunto.