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Napoli

Librino, aveva 51 grammi di cocaina in auto: arrestato ennesimo pusher

Pubblicato il 6 Giugno 2024

La lotta contro il traffico di droga ha condotto i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Fontanarossa a un nuovo arresto: Si tratta di un pusher catanese di 50 anni, trovato in possesso di 51 grammi di cocaina.

Durante un controllo su strada in via Gelso Bianco, nel quartiere di “Librino“, hanno arrestato un individuo del luogo per il reato di “detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti”. Questo individuo, già con precedenti penali specifici, è stato individuato come parte del circuito di approvvigionamento di droga che alimenta la criminalità organizzata.

Sulla scorta di una preliminare e mirata attività info-investigativa i Carabinieri hanno “agganciato” il 50enne, mentre stava transitando a bordo della sua Fiat Punto e lo hanno quindi fermato.

L’uomo, sin dalle prime fasi del controllo, ha manifestato evidenti segnali di insofferenza all’attività in corso, tanto da presentare tremore alle mani, difficoltà a parlare ed eccessiva sudorazione.

Dopo aver immediatamente perquisito il 50enne, già noto alle forze dell’ordine, e il suo veicolo, i Carabinieri hanno rapidamente individuato la fonte della sua agitazione. Il pusher aveva astutamente occultato una custodia per occhiali di pelle nera sopra la pedaliera dell’auto, all’interno della quale gli agenti hanno trovato un pacchetto avvolto con nastro isolante nero. Dopo aver aperto con attenzione il pacchetto, gli investigatori hanno scoperto 51 grammi di cocaina, sufficienti per circa 250 dosi, con un valore stimato di “dettaglio” di circa 4.000 euro.

Nello stesso nascondiglio i Carabinieri hanno trovato anche un bilancino elettronico di precisione, perfettamente funzionante. 

La droga insieme a un dispositivo di pesatura sono stati confiscati durante l’intervento dei militari dell’Arma, mentre il pusher è stato fermato e consegnato alle autorità giudiziarie. Successivamente, l’Autorità Giudiziaria ha convalidato l’arresto e ha ordinato la custodia in carcere come misura cautelare per il sospettato.