Pubblicato il 24 Settembre 2020
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Caltagirone sono intervenuti nel territorio di Licodia Eubea, nella nottata di mercoledì, in occasione del furto di un grosso quantitativo d’uva.
In particolare, grazie alla stretta collaborazione tra l’Arma e i proprietari dei fondi agricoli che soprattutto in questo periodo si avvalgono anche dell’opera di vigilantes per contrastare il fenomeno dei furti nelle aree rurali, i carabinieri hanno appreso che nella serata precedente due autovetture, nelle stradine di campagna di Licodia Eubea, avevano effettuato “strani movimenti”.
L’equipaggio della pattuglia pertanto, intuendo il percorso che avrebbero fatto le due autovetture dei malviventi, ha attuato un posto di controllo sulla SS. 514 nei pressi del bivio Sciri di Sotto ove effettivamente intorno alle ore 02:00 hanno notato i veicoli segnalati, una Ford Fusion ed una Lancia Lybra entrambe di colore grigio, mentre si avvicinavano con direzione da Ragusa verso Catania.
I militari hanno immediatamente imposto l’alt ai malviventi i quali, nonostante fossero stati attivati il lampeggiante e la sirena, hanno optato per una rocambolesca fuga.
Il guidatore della Lancia Lybra è infatti riuscito a dileguarsi perché coadiuvato dal complice sulla Ford Fusion che ha interposto la sua auto con la gazzella ma, a questo punto, proprio quest’ultimo ha attuato una guida dissennata e pericolosissima che, senza l’intervento dei militari avrebbe potuto causare una tragedia.
Il malvivente infatti, pur di sfuggire alla cattura, ha preferito percorrere a gran velocità la SS. 194 a fari spenti ed in contromano, tentando di speronare più volte la gazzella, ma fortunatamente non riuscendovi solo per l’abilità dimostrata dal carabiniere alla guida.
Non pago, quindi, vista l’impossibilità di far uscire fuori strada l’auto dei militari, il malvivente ha sfruttato il vantaggio fornitogli dall’oscurità lanciandosi dall’autovettura in corsa mentre quest’ultima poi, priva di controllo, ha abbattuto il muro di recinzione di una proprietà privata e terminando la sua corsa in un sottostante agrumeto.
L’autovettura dei malviventi, che conteneva al suo interno circa 800 chilogrammi di uva, non è risultata essere oggetto di furto e, pertanto, è stata sequestrata per il proseguimento delle relative attività investigative. (g/t)