Pubblicato il 4 Novembre 2024
L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco ha rilasciato un’intervista ad Adnkronos parlando del virus dell’influenza stagionale ormai alle porte, la cosiddetta australiana. L’esperto ha rivelato che il virus è sempre stato “cattivo” ma, più lo si studia e più emergono dettagli piuttosto preoccupanti sulla sua pericolosità e aggressività, dal momento che può colpire anche il cervello.
Le caratteristiche del virus dell’influenza australiana: “Nessuna mutazione, ma…”
Lopalco ha spiegato che non c’è una vera e propria mutazione del virus, che in pratica è sempre lo stesso. Negli ultimi tempi però gli studiosi stanno imparando a conoscerlo sempre meglio, grazie proprio alla ricerca sempre più approfondita. È stato scoperto, ad esempio, che il virus può provocare dei danni di tipo neurologico e quindi è piuttosto pericoloso per il sistema nervoso centrale. Questa è una delle complicanze più gravi, ma in generale piuttosto comuni a tutti gli altri virus respiratori.
Lopalco ha detto che queste nuove scoperte sono dovute non ad una mutazione del virus, ma ad una ricerca sempre più approfondita che ha consentito di far venire alla luce caratteristiche osservate e monitorate da tempo.
La campagna vaccinale
L’epidemiologo si è detto soddisfatto della campagna vaccinale, che è partita in tempo e quindi in maniera più tempestiva rispetto all’anno scorso, quando fu lanciata con un certo ritardo. Lopalco ha elogiato anche la campagna di sensibilizzazione ministeriale, che ha ricordato ai cittadini, soprattutto quelli più fragili, l’importanza della vaccinazione. “Quindi speriamo che questa attenzione sulla campagna vaccinale possa portare dei risultati” – ha concluso l’esperto.