Lino Banfi e l’amicizia con papa Francesco: “Ecco cosa gli ho suggerito quando è incavoleto”

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Lino Banfi, che ha vinto la sua battaglia contro Facebook che aveva cancellato una sua fan page, ha rilasciato un’ampia intervista a Il Corriere della Sera in cui ha affrontato diversi temi, dalla politica all’amicizia con papa Francesco fino all’amore per la sua Lucia volata in cielo.

Gli aneddoti sulla madre

L’attore pugliese ha parlato della sua famiglia: di suo padre Riccardo Zagaria che aveva la terza elementare e che faceva l’ortolano, e della madre Nunzia Colia che invece a scuola non ci era proprio andata.

Ecco alcuni aneddoti raccontati dall’attore sulla madre: “Quando doveva firmare le dicevano: Nunzia, fa’ la cruoce . Ma lei rispondeva: “Mi chiamo Nunzia Colia”, e di croci ne faceva due: una per il nome e una per il cognome. Mamma me la sono goduta più a lungo”.

Sempre a proposito della madre, ha poi aggiunto un ulteriore aneddoto davvero simpatico e curioso: “Quando si ammalò, cercai per lei il miglior chirurgo. Dopo l’intervento il luminare volle incontrarmi, mi portò in uno sgabuzzino, chiuse a chiave. Pensai dovesse darmi notizie gravi. Si inginocchiò, mi baciò la mano, e disse: “Ho sempre sognato di baciare la mano che ha toccato il culo a Nadia Cassini”. Avevo affidato la vita di mia madre a un pazzo”.

Il seminario

Lino Banfi da ragazzino fu mandato in seminario, ma il sacerdozio non era certo la sua vocazione come si può intuire dai suoi racconti: “Mi cacciarono per indisciplina. Organizzavamo scherzi feroci, spiavamo le suore… Mi mettevano in ginocchio sui ceci, invano. Nelle recite sacre mi facevano fare Giuda, ma riuscivo comunque a far ridere. Fu chiamato il vescovo, monsignor Di Donna, un sant’uomo che era stato missionario in Madagascar, adesso lo fanno beato. Temevo un anatema terribile. Invece mi sorrise: “Figliuolo, la tua vocazione non è il sacerdozio, è divertire la gente”.

La politica

L’attore ha avuto modo di conoscere molti personaggi politici di un certo spessore, come Aldo Moro, di cui ha rivelato un divertente aneddoto: “Nel 1972, tramite il suo segretario Nicola Rana, mi convoca in prefettura a Bari Aldo Moro: “Mi hanno detto che lei nei suoi spettacoli fa una battuta su di me… Me la ripete?”.

Alché l’attore replicò: “In Russia Stalin è morto e c’è la destalinizzazione, in Italia Moro è ancora vivo ma c’è già la demoralizzazione…”. Aldo Moro sorrise e rispose: “Bella. Molto fine. Ma non la dica più”.

Dopo aver smentito di aver mai votato il Movimento Sociale Italiano, ha raccontato un incontro con un altro gigante della politica italiana, Craxi: “L’ho conosciuto in un ristorante milanese. Stava con Berlusconi, che ci presentò. Lui era presidente del Consiglio, io ero quello che toccava il culo a Nadia Cassini e sbirciava Edwige Fenech dal buco della serratura. Eppure fu gentilissimo, fece il baciamano a mia moglie. Un signore”.

L’amicizia con papa Francesco

E poi nell’intervista Lino Banfi ha dedicato molto spazio all’amicizia con papa Francesco, che gli scrisse una bellissima lettera dopo la dolorosissima scomparsa dell’amata moglie Lucia.

Il simpatico attore ha rivelato cosa ha detto nel corso del loro primo incontro: “Voglio diventare il giullare del Papa. Quando lei è incavoleto, mi chiama, e io la faccio sorridere. Ogni tanto mi chiama. E io gli racconto gli episodi più divertenti della mia vita, e pure quelli tristi: il mio sogno è sempre stato far ridere e piangere insieme. Come prova d’amicizia gli ho chiesto questa foto. Lui ha messo via il bastone, e si è appoggiato a me”.

Infine un pensiero all’amata moglie Lucia, che è rimasta nel suo cuore: “Abbiamo fatto in tempo a festeggiare i sessant’anni di matrimonio. Lucia mi sta preparando l’aldilà”.

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Redazione Nazionale

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