Lo scorso settembre una donna visibilmente alterata da sostanze psicotrope, sporca e senza scarpe si aggirava fuori all’aeroporto di Los Angeles e molti fecero fatica a riconoscere in lei la supermodella Cara Delevingne.
Fu una scoperta scioccante, soprattutto per chi era abituato a vedere la bellissima Cara calcare le più importanti passerelle di moda.
A distanza di mesi la supermodella racconta tutta la verità a Vogue America, senza tralasciare nulla del suo recente passato fatto di eccessi, alcol e droga.
L’intervista rilasciata a Vogue America è anticipata da una foto postata dalla stessa Delevingne sul suo profilo Instagram, accompagnata da questo commento: “Ogni singola storia è importante e questa è la mia. Siamo tutti umani. Naturalmente cadremo e commetteremo errori. Attraverseremo cose davvero difficili nella vita, ma è così che ci rialzeremo. Possiamo imparare e guarire.
I tempi difficili non sono definitivi. Le circostanze difficili non devono trattenerci o definirci. C’è speranza. Abbi sempre speranza. Proprio qui, sono grata, orgogliosa e pronta per tutto ciò che verrà. Ricorda che non è mai troppo tardi per cambiare la direzione della tua storia. A chiunque là fuori stia ancora lottando, non arrenderti, non sei solo”.
L’intervista della modella è una drammatica confessione della sua vita e della sua adolescenza difficile. Rivela che, all’età di 7 anni, si svegliò addirittura con i postumi di una sbronza e che a 15 anni soffriva di esaurimenti nervosi, causati soprattutto dalla vita difficile alla quale la sottoponeva la madre, habituè dei salotti buoni della Londra anni ’80.
Poi ritorna su quelle foto di settembre che la ritraevano sbandata e in evidente stato confusionale e racconta: “Parlando di quelle foto scattate a settembre avevo liquidato la questione spiegando che non avevo dormito e non stavo bene. È straziante perché pensavo di divertirmi, ma a un certo punto ho pensato, ok, non ho un bell’aspetto. A volte si ha bisogno di un confronto con la realtà, quindi in un certo senso sono grata per quelle foto che mi hanno fatto vedere la realtà”.
Dopo quel triste episodio Cara decise di andare in riabilitazione e sta ancora proseguendo il suo percorso che prevede 12 fasi. Racconta poi il suo rapporto distorto con le droghe: “Essere drogata mi faceva sentire invincibile. È una cosa spaventosa per le persone intorno a te che ti amano”.
Poi, una volta toccato il fondo, ha capito che doveva voltare pagina: “Non ero pronta. Questo è il problema. Se non sei con la faccia sul pavimento e pronto a rialzarti, non lo farai. A quel punto, lo ero davvero. Tutto quello che sapevo è che se avessi continuato a percorrere la strada su cui ero, sarei finita morta o, tipo, avrei fatto qualcosa di veramente, davvero stupido”.
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