Pubblicato il 7 Marzo 2022
C’è anche l’Italia nella lista dei Paesi che la Russia considera ostili. Lo certifica un decreto emanato dal governo di Vladimir Putin.
La lista include Australia, tutti i 27 Paesi dell’Unione Europea, l’Islanda, il Canada, il Liechtensetn, Monaco, la Nuova Zelanda, la Norvegia, la Corea del Sud, San Marino, Singapore, gli Stati Uniti, Taiwan, l’Ucraina, il Montenegro e la Svizzera.
L’Italia e le altre nazioni sono state inserite nella lista nera del Cremlino dopo che hanno disposto o manifestato parere favorevole per le sanzioni contro la Russia dopo la guerra scatenata in Ucraina.
Secondo il decreto approvato dal consiglio dei ministri russi, lo Stato, le imprese e i cittadini russi che abbiano debiti nei confronti di creditori stranieri appartenenti a questa lista potranno pagarli in rubli.
La decisione potrebbe avere avere un impatto sugli investitori di tutto il mondo oltre naturalmente a compromettere l’affidabilità creditizia di Mosca, il cui rating è stato già abbassato la scorsa settimana da S&P, sia per quanto riguarda il debito denominato in valuta locale sia per quello in valuta estera, con il giudizio portato a CCC- rispettivamente da BBB- e BB+.
Non a caso negli ultimi giorni è schizzato il valore dei Credit Default Swap sul debito russo, cioè le assicurazioni sul rischio di default del Paese. I Cds russi a 5 anni sono saliti a 2.619 punti base rispetto ai 1.725 punti base di venerdì. Un balzo che secondo Bloomberg corrisponde a una probabilità record dell’80% di insolvenza del Paese.