Litigano al parco di Sezze, ma non è una rissa tra stranieri

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Un video che ritrae due persone che si prendono a botte al parco della Rimembranza a Sezze ha fatto, nelle ultime ore, il giro di chat e social media suscitando un’ondata di indignazione, giusta verrebbe da dire, in tutta la cittadinanza.

In un primo momento si è pensato che si trattasse di due extracomunitari che litigavano chissà per quale motivo. In effetti la verità è diversa.

A quanto pare, infatti, a fronteggiarsi sono stati, venerdì scorso intorno alle ore 20, un uomo di origine nigeriane ed un sezzese, pregiudicato e tossico dipendente. Questi avrebbe estratto un piccolo coltello minacciando l’altro, per altro in presenza di alcuni bambini. Di qui la reazione del primo che, viste le condizioni fisiche del suo opponente, non ha avuto problemi a prevalere.

A quanto pare la questione è finita li. Nessuno è stato portato in ospedale per ricevere cure, ne ci sono state denunce presso il locale comando dell’arma dei carabinieri. Un momento di tensione, durato alcuni secondi, nato e morto lì… I due sono infatti stati visti in giro entrambi nei giorni seguenti come se nulla fosse accaduto.

Il problema della presenza pressante di persone provenienti soprattutto dalla Nigeria sul territorio comunale è, al di la dell’episodio in questione, comunque sentita dalla comunità. Non più tardi della scorsa settimana il sindaco Lucidi si è rivolto, con una lettera, direttamente al Prefetto. Queste, in sintesi, le sue parole: «Il Ministero deve intervenire – ha scritto Lucidi – qualcuno deve assumersi delle responsabilità. Io faccio il Sindaco, ho pochi agenti di Polizia Locale, noi non siamo più in grado di garantire alcunché perché in tema di immigrazione la situazione è fuori controllo, l’ho già detto al Prefetto quattro mesi fa: Sezze ha dato. Ho messo nero su bianco la nostra situazione e quali sono le criticità ed ho chiesto che ci diano una mano, perché qui non è questione di bravate, di ragazzini che suonano al citofono, quest’inverno hanno incendiato una casa nel centro storico, per prepararsi da mangiare. Io non posso murare tutte le case di Sezze, dove mi si dice che sono sfitte, ed invece vi troviamo occupanti abusivi. E come sindaco voglio sapere di cosa vivono queste persone e qualcuno si deve occupare di capire come ricevono soldi e sussidi sui loro conti bancari, chi invia loro questo denaro e perché? Questo territorio ha 25mila abitanti e 100 KM quadrati di estensione, ci devono aiutare».

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Lidano Orlandi

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