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“Lo Rifarei”, per la vaccinazione anti Covid-19 il Santabarbara Hospital sceglie il linguaggio dell’arte

Pubblicato il 16 Giugno 2021

“Con innocenza e purezza io custodirò la mia vita e la mia arte”.

Nel cuore del giuramento di Ippocrate, prestato da ogni medico prima di avviare la professione, la medicina viene intesa come arte. È questa l’ispirazione da cui prende avvio la campagna vaccinale della clinica Santabarbara Hospital di Gela, intitolata “Lo Rifarei”.

LO RIFAREI è un progetto artistico che vuole celebrare la fiducia nella scienza avvalendosi del potere creativo del rapporto interumano, che si configura quindi come arte. L’opera, dell’artista Emanuela Barilozzi Caruso, è un’incisione calcografica realizzata con un’antica tecnica, quella dell’acquaforte/acquatinta.

«Nell’immagine, dove il protagonista è un mare calmo – racconta l’artista – tre esseri umani, distanti ma vicini, condividono un dialogo essenziale e delicato nella cui poeticità chiunque potrebbe riconoscersi».

“LO RIFAREI”, dice lui

“COSA” risponde lei

“TORNARE A VIVERE, LO RIFAREI” esulta l’altro.

Non una campagna di promozione, ma un’opera di incoraggiamento, precisa il Presidente e Direttore Generale Francesco Crimaldi: «ci troviamo in una fase avanzata ma delicata del piano nazionale di vaccinazione, in cui i toni promozionali e persuasivi che si usavano tre mesi fa non sono più adeguati. Oggi c’è bisogno di accompagnare e rassicurare le persone, di accogliere la loro inquietudine e infondere fiducia».  Così, LO RIFAREI diventa un’esclamazione di incoraggiamento e fierezza rivolta a tutti e ciascuno, pronunciata all’unisono dalla squadra che lavora in clinica. Un messaggio di apertura e rinascita che guarda al futuro, per costruire insieme un avvenire finalmente libero e luminoso.

«Esibire il cerotto sul braccio non produce più alcun effetto di sensibilizzazione pubblica», continua Crimaldi. «Al di là di proclami e selfie c’è bisogno di cogliere la responsabilità sociale della propria scelta con un linguaggio sovra-individuale e universale come quello dell’arte. L’arte ci aiuta a concepire ed esprimere questo senso del Bene Comune».

“Lo Rifarei”, per la vaccinazione anti Covid-19 il Santabarbara Hospital sceglie il linguaggio dell’arte | DayItaliaNewsGela

La figura umana che nella calcografia dichiara la propria adesione alla scienza urlando “LO RIFAREI” diventa il simbolo della campagna, riprodotto su spille, taccuini e altri materiali di comunicazione insieme all’annuncio che ne costituisce il manifesto:

Amiamo l’arte e il suo

linguaggio libero

e coraggioso.

Pensiamo all’altro,

ai rapporti umani,

alla profonda condivisione.

Crediamo nella scienza

e nella cura per la

guarigione.

Per questo partecipiamo alla

campagna di vaccinazione

anti COVID-19

“Lo Rifarei”, per la vaccinazione anti Covid-19 il Santabarbara Hospital sceglie il linguaggio dell’arte | DayItaliaNewsGela

All’interno dell’ospedale verranno esposte una accanto all’altra la matrice di zinco, che costituisce l’opera originale, e la sua unica stampa su carta.

«La Cura, che è sempre arte e scienza allo stesso tempo, beneficia del potere guaritore dell’arte e si realizza nella tensione verso il futuro, che coincide con il ritorno alla Vita», aggiunge Crimaldi. «Abbiamo scelto di affermare la funzione umana e sociale dell’arte, la sola in grado di creare una connessione autentica tra le persone. Unità e comunità di intenti sono i valori di cui abbiamo bisogno in questo periodo storico per lasciarci alle spalle un passato cupo e doloroso».