Pubblicato il 16 Gennaio 2023
Un agente della polizia britannica in servizio nell’unità che protegge parlamentari e diplomatici stranieri ha ammesso di essere un violentatore seriale.
David Carrick, 48 anni, è comparso in tribunale a Londra e si è dichiarato colpevole di quattro accuse di stupro ma anche di aggressione nei confronti di una donna di 40 anni nel 2003. In una precedente udienza aveva ammesso altri 43 reati tra cui 20 stupri. Complessivamente si è dichiarato colpevole di 49 reati, in due decenni. Dodici le vittime accertate.
Carrick apparteneva alla Metropolitan Police ed è stato sospeso dal servizio dopo essere stato arrestato nell’ottobre 2021.
Secondo quanto ricostruito, aveva adescato alcune delle sue vittime attraverso app di incontri o ad eventi pubblici e aveva sfruttato la divisa per ottenere la loro fiducia.
Le indagini su Carrick sono partite dopo la denuncia di una delle vittime. La donna, sentendo di un’altra indagine a carico di un poliziotto, ha trovato il coraggio di raccontare il suo calvario. Ha detto di avere conosciuto il poliziotto su Tinder, l’app per appuntamenti. Al loro primo incontro, le avrebbe mostrato la sua tessera di mandato di polizia, dicendole di avere incontrato personaggi famosi. Poi l’avrebbe portata in un hotel e violentata. Una volta che la vicenda è diventata nota, anche le altre vittime si sono fatte avanti.
Per Jaswant Narwal, procuratore capo del Crown Prosecution Service, “Carrick ha ricoperto un ruolo in cui gli era stata affidata la responsabilità di proteggere il pubblico, ma per oltre 17 anni, nella sua vita privata, ha fatto l’esatto contrario”.
Il sindaco di Londra Sadiq Khan si è detto “nauseato e inorridito” dal reato commesso da Carrick.
“I londinesi saranno giustamente scioccati dal fatto che quest’uomo abbia potuto lavorare per la Met per così tanto tempo e devono essere date risposte a domande serie su come abbia potuto abusare della sua posizione di ufficiale in questo modo orrendo”, ha aggiunto.