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L’Ucraina fa scacco alla flotta russa: danneggiata la nave Kommuna, gravi danni per la strategia di Putin nel mar Nero

Pubblicato il 22 Aprile 2024

L’avanzata russa nei territori ucraini è lenta ma inesorabile, tuttavia l’esercito ucraino, dove l’età media è di 43 anni, non ne vuole sapere di alzare bandiera bianca e anzi ha inflitto un durissimo colpo alla flotta russa. Domenica 21 aprile infatti è stata gravemente danneggiata la nave Kommuna, al servizio della marina di Mosca dal 1915.

Il danneggiamento dell’imbarcazione può far saltare i piani di Putin nel mar Nero, in quanto la nave è l’unica specializzata nel soccorrere gli equipaggiamenti marini affondati grazie alla flotta di robot teleguidati e mini-sommergibili capaci di arrivare a profondità di ben 1.000 metri. Non si conoscono ancora i danni della nave Kommuna, ma sicuramente l’esercito ucraino ha guadagnato un bel vantaggio strategico e anche psicologico.

La guerra marina tra Kiev e Mosca

La guerra prosegue per terra ma anche per mare e le acque occidentali della Crimea sono diventate ostili per le navi russe, colpite dai droni e dai missili ucraini. La situazione per Mosca sembra essere compromessa, tant’è che il comando della Federazione ha ordinato il trasferimento di molte imbarcazioni “sopravvissute” agli attacchi nemici a est nel porto di Novorossysk.

Al momento solo i sottomarini di classe Kilo possono navigare in condizioni di relativa sicurezza, restando in immersione per poi lanciare i missili Klibr contro le città ucraine. Questi scafi d’acciaio però adesso dovranno avventurarsi nelle acque nemiche, sapendo che se dovessero essere colpiti non potranno contare sul supporto della nave Kommuna, l’unica che poteva soccorrerli in caso di affondamento.

Molti esperti ritengono che la nave Kommuna sia ormai troppo vecchia e, anche se dovesse essere riparata, rimarrà ferma per ancora tanti altri mesi.

Come proseguirà la guerra?

Presumibilmente Mosca sarà costretta a ridurre le operazioni militari nelle acque del mar Nero, una bella boccata d’ossigeno per l’Ucraina sotto assedio e a corto di munizioni. La flotta russa inoltre non riceverà rinforzi, dal momento che la Turchia non permette il passaggio di navi di paesi belligeranti dal Bosforo.

Un duro colpo per Putin, che ha visto la sua strategia militare saltare sul fronte del mar Rosso. Una situazione che probabilmente alleggerirà di poco la pressione sulle città ucraine al confine, sottoposte da mesi ai durissimi bombardamenti russi.

L’Ucraina intanto riceverà il pacchetto di aiuti approvato dalla Camera USA, composti soprattutto da sistemi di difesa antiaerei. Tuttavia se gli attacchi dei russi saranno ancora così violenti, gli stessi aiuti stanziati da Washington si esauriranno rapidamente. Entriamo probabilmente nella fase cruciale della guerra, poiché secondo gli esperti il 2024 sarà l’anno decisivo per le sorti del conflitto.