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Di Maio

Di Maio: “Per 193 mln di persone grave insicurezza alimentare, scenario mai visto”

Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, ha affrontato il tema del blocco della esportazioni in occasione Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare.

Pubblicato il 8 Giugno 2022

Luigi Di Maio, ministro degli Esteri del governo italiano, ha parlato della crisi alimentare del grano in occasione del primo Dialogo Ministeriale Mediterraneo sulla Crisi Alimentare, tenutosi alla Farnesina.

Misure per combattere impatto sicurezza alimentare

Il Dialogo ha l’obiettivo di escogitare misure concrete per affrontare l’impatto sulla sicurezza alimentare nel Mediterraneo in virtù dell’invasione russa in Ucraina e del blocco delle esportazioni di cereali. Durante l’incontro, al quale hanno preso parte i governi di Turchia e Libano, la presidenza tedesca del G7, i rappresentanti di 24 Paesi e ben sette organizzazioni internazionali, Di Maio ha sottolineato riguardo alle misure da adottare l’importanza di due aree di lavoro: Fame e insicurezza alimentare sono sempre state in alto nell’agenda internazionale, ma raramente la scarsità di cibo ha avuto un tale impatto mondiale. Possibili meccanismi finanziari per facilitare l’esportazione di derrate alimentari quando i prezzi delle materie prime sono particolarmente elevati e strategie nazionali per ridurre sprechi e perdite di cibo lungo tutta la filiera alimentare”.

Aggiornamento a fine mese con occhio ai dati

Intanto i Paesi che fanno parte di questa organizzazione si vedranno alla fine di questo mese per un aggiornamento. Al momento il quantitativo di grano bloccato nei silos ucraini ammonta a 20 milioni di tonnellate. Lo stesso Di Maio, in una conferenza stampa portata avanti con il leader della Fao Qu Dongyu ha parlato delle conseguenze di questa impasse, che si aggiunge agli effetti causati dalla pandemia da Covid. Queste le sue dichiarazioni in merito a ciò: A oggi oltre 50 Paesi dipendono per almeno il 30 per cento dal grano ucraino e russo, con picchi fra il 70 e il 100 per cento in alcuni Paesi dell’Africa e del Mediterraneo, mentre a maggio il prezzo del grano è aumentato del 40 per cento rispetto al mese precedente. A oggi 193 milioni di persone in 53 Paesi vivono una condizione di grave insicurezza alimentare. Uno scenario, questo, mai visto prima. La sicurezza alimentare è una priorità per l’Italia, che ha messo il tema al centro dell’agenda internazionale, come è evidente dalla Dichiarazione del G20 di Matera siglata l’anno scorso. In ambito G7 sosteniamo con convinzione l’alleanza globale sulla sicurezza alimentare e le iniziative per liberare il grano bloccato al porto di Odessa”.