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L’uomo che sussurrava ai cavalli è tratto da una storia vera?

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Questa sera su Canale 5 alle 21:20 va in onda “L’uomo che sussurrava ai cavalli”, prodotto, diretto e interpretato da Robert Redford. Il film parla dello stretto rapporto che dura da millenni tra uomo e cavallo ed è incentrato sul ruolo di “sussurratore”, che utilizza una tecnica particolare per calmare i cavalli traumatizzati.

L’uomo che sussurrava ai cavalli: la trama

Grace MacLean, interpretata da una Scarlett Johansson adolescente in rampa di lancio, è una giovane ragazzina che ama l’equitazione. Un giorno, mentre cavalca con il suo amato cavallo Pilgrim, è vittima di un brutto incidente con gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche.

Anche Pilgrim è messo molto male e una veterinaria consiglia ai genitori di Grace, Annie (Kristin Scott Thomas) e Robert (Sam Neill) di abbattere il cavallo per evitargli ulteriori sofferenze. Grace però ha un legame indissolubile con Pilgrim e Annie teme che il suo abbattimento possa avere conseguenze catastrofiche da un punto di vista psicologico per la figlia.

Ed è qui allora che entra in gioco Tom Booker, interpretato da Robert Redford, che di professione fa proprio il “sussurratore” dei cavalli. Con pazienza e tenacia Tom riesce a conquistare la fiducia di Pilgrim curando così le sue ferite emotive. Nel frattempo si intrecciano le vite di Tom e della famiglia MacLean in modi per certi versi imprevedibili.

Il film è tratto da una storia vera?

Il film, il cui titolo originale è “The Horse Whisperer”, è tratto dall’omonimo romanzo di Nicholas Evans pubblicato nel 1995. Tuttavia lo stesso romanzo, come confermato da Evans, è ispirato alla figura di Buck Brannaman, divulgatore scientifico e addestratore di cavalli che ha messo la sua esperienza come consulente equino a disposizione della produzione del film.

Buck nacque nel 1962 in Wisconsin per poi trasferirsi nell’Idaho, dove crebbe insieme al padre che però abusava di lui e del fratello. Un insegnante percepì che qualcosa non andava in quella famiglia e così, dopo la sua segnalazione, i due fratelli furono dati in affidamento. In seguito a questi continui traumi Buck cercò rifugio proprio nel mondo equino e iniziò a sviluppare un particolare addestramento per rinforzare ancora di più il rapporto tra uomo e cavallo.

In particolare Buck si occupava soprattutto di cavalli che avevano subito un trauma, proprio come lui. Ancora oggi Buck continua a sussurrare ai cavalli e va in giro per il mondo a divulgare la sua passione, che ha trasmesso alla figlia Mary che gestisce un ranch nel Wyoming.

Esiste davvero il sussurratore di cavalli?

Anche se non è molto diffusa, la figura di sussurratore dei cavalli esiste davvero e si basa su un approccio dolce e non coercitivo verso l’equino. Il compito del sussurratore è entrare in empatia con il cavallo, rispettando le sue esigenze e i suoi tempi senza forzarlo e comprendendo le sue problematiche.

Il sussurratore ha fondamentalmente due compiti: aiutare un cavallo traumatizzato a superare il trauma e, allo stesso tempo, aiutare le persone ad entrare nuovamente in sintonia con l’animale, magari dopo un incidente. Pur essendo molto romanzato, possiamo sicuramente concludere che “L’uomo che sussurrava ai cavalli” è effettivamente basato su una storia vera o comunque su una figura che, oggi, esiste ancora.

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Redazione Nazionale

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