“L’ha presa il lupo”, le parole dell’amichetta di Kata che aprono una nuova inquietante ipotesi

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Dopo oltre 3 mesi dalla scomparsa della piccola Kataleya Chicclo Alvarez non c’è traccia della bambina, che sembra essere finita in un buco nero. Le indagini proseguono serrate, ma al momento non sono stati trovati elementi utili che possano aiutare a trovare la piccola Kata.

Si stanno quindi ripassando tutti gli indizi e le testimonianze a disposizione per scoprire qualche dettaglio, apparentemente insignificante, che invece potrebbe nascondere qualcosa di utile per le indagini.

E in effetti qualcosa è saltato fuori e si stanno rivalutando alcune frasi pronunciate da un’amichetta di Kata che potrebbero rivelare un indizio inquietante.

Kata ha litigato con l’amichetta?

La mamma di Kata al suo rientro non l’ha trovata e inizialmente le era stato detto che aveva litigato con un’amichetta con la quale stava giocando in cortile. Le parole dell’amica di Kata però probabilmente sono state male interpretate e, alla luce dei nuovi elementi, potrebbero essere rivalutate.

É spuntata così una nuova supertestimone, la mamma dell’amichetta con la quale Kata avrebbe litigato, che ha spiegato col volto oscurato ai microfoni di “Chi l’ha visto” cos’è successo quel maledetto 10 giugno 2023: “Un po’ ha parlato. Questo ho capito quando lei è venuta in camera mia, quando ha pianto e ha detto: ‘Mamma mamma Kataleya Kataleya si è presa il braccio’. Ma io ho pensato che avevano litigato. Tra bambini litigano, si levano i giochi, io ho pensato questa cosa”.

Ha poi riferito della frase che ha pronunciato la figlia che potrebbe cambiare lo scenario dell’indagine: “Ma poi non lo sapevo che era successa questa cosa. Io ho pensato che sicuramente le ha fatto qualcosa, non lo so, perché sono piccini, litigano. Mi ha detto una cosa così più o meno: ‘Mamma, il lupo ha preso Kataleya”. L’attenzione degli inquirenti si sta concentrando proprio sul “lupo” e su chi potesse celarsi dietro quella figura.

I sospetti della madre di Kata

In pratica la donna ha spiegato che ha frainteso le parole della figlia, la quale probabilmente non parlava di un litigio ma di altro. In effetti anche Katherine Alvarez, mamma di Kata, rimase molto perplessa quando sentì quelle parole poiché affermò che sua figlia non era affatto manesca e non usava mai le mani.

La Alvarez, sempre in un’intervista a “Chi l’ha visto”, ha chiamato come testimone un’altra donna di origini rumene, Lidia, l’amministratrice dell’ex hotel occupato. Secondo la Alvarez la donna, pur non essendo presente fisicamente al momento della scomparsa della piccola, sicuramente deve sapere qualcosa.

Il mistero dei borsoni

Ultimamente gli inquirenti stanno lavorando su un’altra pista, secondo la quale Kata sarebbe stata nascosta in un trolley portato fuori dall’ex hotel da 3 persone. Tra gli indagati ci sono 2 donne, secondo la Alvarez di origini peruviane e non rumene.

Intanto Andrea Ricci, l’avvocato che difende l’uomo di origini rumene indagato perché visto uscire dall’ex hotel con un trolley sospetto, ha spiegato che il borsone era usato per portare i panni da lavare in una lavanderia a gettoni e ha anche consegnato il tracciato del Gps del suo assistito.

Secondo l’avvocato il 10 giugno l’uomo è uscito dall’ex hotel alle 15:39, raggiungendo un supermercato alle 15:48 per poi uscirne alle 16:14, e infine rientrare nell’ex hotel alle 16:23.

Il Gps inoltre segnalerebbe un’altra uscita dell’uomo tra le 19:23 e le 22:03 per ritirare i panni dalla lavanderia, stando alle parole del suo avvocato. Tutto naturalmente sarà sottoposto al vaglio degli inquirenti per provare a fare luce su una vicenda dai contorni sempre più intricati e inquietanti.

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Redazione Nazionale

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